mercoledì 24 Aprile 2024
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“Il servo di Dio Francesco Maione”, l’ultimo libro di padre Giacomo Varrengia

SANT’ANASTASIA. Il nuovo libro di padre Giacomo Varrengia, “Il servo di Dio Francesco Maione terziario francescano. Testimonianze di ieri e di oggi”.

Una raccolta di testimonianze dedicato al servo di Dio Francesco Maione religioso anastasiano amato dal popolo, è l’ultimo libro di padre Giacomo Varrengia francescano conventuale e parroco della chiesa Sant’Antonio di Sant’Anastasia,. “Non è una biografia” spiega padre Giacomo, continua: “ il libro vuole essere una raccolta di testimonianze di una santità vissuta”. Francesco Maione nasce a Sant’Anastasia il 2 ottobre del 1840, padre contadino e madre filatrice riceve insieme a suoi fratelli un’educazione esemplare soprattutto sotto l’aspetto religioso ma ammalatosi in tenera età fu costretto al ricovero in ospedale, degenza che durò per il resto di tutta la sua vita. Una degenerazione ossea, che da una scarsa deambulazione lo portò ad una completa paralisi e quindi all’allettamento perenne e la prima tappa fu all’ospedale dei Pellegrini ma per gli elevati costi delle cure fu trasferito agli Incurabili dove vi rimase per ben diciassette anni, e in questa lunga e obbligata degenza imparò a leggere e a scrivere, da qui iniziò il suo lungo e intenso dottrinato della religione cattolica. Il libro è suddiviso in tre parti: la prima è un breve profilo bibliografico tratto dalle testimonianze raccolte nel processo di beatificazione ad opera del sacerdote Luigi Sperindeo mentre la seconda e terza parte invece racchiudano rispettivamente testimonianze di ieri e di oggi. Le “testimonianze di ieri” sono date dalle persone che hanno realmente conosciuto Francesco, tra cui un testimone d’eccezione il beato Bartolo Longo impressionato dall’opera pia che il “servo di Dio” praticava nell’ospedale Incurabili nonostante la sua grave infermità. La terza parte invece è una raccolta di poesie, racconti e disegni fatti dagli alunni anastasiani tutti molto sentiti e assolutamente non artefatti, infatti dal “pugno dei più piccoli” si evince che il ricordo e l’affetto per Francesco Maione nella comunità anastasiana con il passare degli anni non va a diminuire anzi è sempre più vivo. Inoltre sempre all’interno del libro è presente anche una raccolta di fotografie che raccontano l’opera di apostolato della comunità parrocchiale di Sant’Antonio, simbolo dell’impegno e dell’attenzione che viene data alla figura di un ragazzo dell’ottocento, provato dalla malattia ma che non perse mai la speranza e con gran coraggio ebbe la forza e lo spirito di confortare e istruire anche gli altri malati nonostante la sue precarie e gravi condizioni di salute.

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