giovedì 2 Maggio 2024
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ISDE MEDICI AMBIENTE SEZIONE NAPOLI E PROVINCIA: SVILUPPO SOSTENIBILE O GREENWASHING INSOPPORTABILE?

Napoli – Ha suscitato molto scalpore e molte reazioni la protesta spettacolare dei ragazzi di Fridays for future al “Festival nazionale sullo sviluppo sostenibile” promosso dall’Asvis, l’alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, a noi ambientalisti militanti sostanzialmente sconosciuta, ma molto amata evidentemente dalle imprese.
«Siamo contro tutto ciò che si chiama greenwashing e noi non ci stiamo». Hanno dichiarato con convinzione i manifestanti.
Per noi hanno ragione e lo dimostriamo facilmente con alcune banali , drammatici e schizofrenici esempi di azioni “imprenditoriali” finalizzate al solo profitto ma passate alla stampa come “sostenibili” ed “ambientaliste”.
Come al solito in pompa magna dalla Regione Campania, è stato appena proclamato un eccezionale ampliamento della rete di svincoli autostradali e non ferroviari nell’area del nolano, la zona della Provincia di Napoli che mostra i dati peggiori di mortalità comunale per tutte le cause e quindi i peggiori di Italia innanzitutto per una drammatico e mai efficacemente combattuto inquinamento gravissimo dell’aria da eccesso di polveri sottili causati innanzitutto da un eccezionale traffico veicolare di mezzi pesanti (TIR).

Ufficialmente, con grande fracasso, la Regione Campania proclama che adesso non ci saranno piu’ “soltanto” 4 mila passaggi TIR al giorno che vuol dire quindi circa 1.5 milioni (!) di passaggi TIR all’anno (4mila x 365 giorni) nella zona a peggiore circolazione d’aria della Provincia di Napoli e di conseguenza con il record nazionale di sforamenti in polveri sottili (Volla , San Vitaliano, ecc) da molti anni , ma, grazie a questi nuovi svincoli (nel perdurare della totale assenza di un adeguato supporto strutturale ferroviario), adesso questi passaggi TIR potranno raddoppiare e quindi passare da circa 1.5 milioni a circa 3 milioni (!) di passaggi TIR/anno nella zone e sulle strade dove già registriamo da decenni i peggiori sforamenti in tossiche e cancerogene polveri sottili, persino più della pianura padana!

Ancora, le notizie che ormai giungono quotidianamente sia dai Campi Flegrei con oltre 1300 scosse nel solo 2023 a Napoli nord e con meno numerose ma intense scosse anche nell’area del Vesuvio con chiare indicazioni di progressivo riempimento delle camere magmatiche e soprattutto con reiterati e ben specifici avvisi dei Responsabili sulla imprevedibilità di eventuale fenomeni eruttivo e/o sismici sia a Napoli nord che a Napoli est impone , come minimo di obbligata quanto necessaria prudenza, di procedere a tutelare tutte le potenziali aree di evacuazione e vie di fuga sia a Napoli nord che a Napoli est.

Ebbene, siamo costretti a rilevare che, nonostante ripetute e ovvie bocciature in più occasioni ed in più sedi della richiesta folle di installazione di impianti a potenziale eventi disastrosi ed esplosivi come la installazione di un ennesimo (e potenzialmente esplosivo!) impianto a GNL (in aggiunta ai già esistenti e non ancora delocalizzati impianti a GPL Vigliena e benzine Q8 in piena zona gialla e rossa del Vesuvio ) continuano imperterriti ed incuranti del semplice buon senso i tentativi di autorizzazione e di installazione di impianti ad eccezionale rischio di incidente rilevante in zone vulcaniche attive come Napoli est!

Abbiamo combattuto per ridurre l’eccessivo e tossico passaggio di aerei per oltre 11 milioni di passeggeri l’anno sul centro di Napoli. Ora circa ed oltre il 30 % di questo eccessivo e tossico traffico aereo è stato semplicemente spostato sull’hinterland dei Comuni di Napoli Nord (da Marano a Quarto ecc ecc ) dove pure registriamo dati di mortalità peggiori del centro di Napoli!

Infine, last but not least, nessuno dice alla popolazione che dal 2009 al 2019 la produzione e quindi il necessario smaltimento non già di rifiuti urbani ma di rifiuti speciali in una Regione che non ha (perché non vuole avere) nessun impianto di smaltimento finale a norma sul proprio territorio si è più che raddoppiata e nella perdurante assenza del RENTRI ormai programmato non prima di altri tre anni, tutta la popolazione residente nella nostra Terra dei Fuochi sara’ quindi oggetto senza possibilità di difesa alcuna di insulto grave alla salute pubblica che ogni giorno che passa, diventa sempre più difficile e costoso curare.

La disinformazione sui temi ambientali con il tentativo costante e continuo di emarginare e silenziare chi, come noi Medici dell’Ambiente, si impegna ogni giorno a tutela della Verità , della salute pubblica e della corretta informazione, è un impegno continuo, costante, quotidiano e lautamente finanziato dalla industria del “greenwashing” e dai loro finanziati politici di riferimento, sia di pseudo-destra che di pseudo-sinistra.

I ragazzi di Fridays for Future, a nostro parere, hanno quindi perfettamente ragione ad arrabbiarsi molto e a protestare contro questi tentativi continui e costanti di mistificazione e presa in giro sui temi ambientali che di fatto ci stanno portando alla estinzione rapida su questo pianeta.

Non condividiamo però e non siamo d’accordo sui metodi e sulla confusione tra temi ambientali e temi politici in un mondo dove le vetero-ideologie (fascista così come comunista) non esistono ormai più da molti decenni e temiamo la strumentalizzazione ideologica delle loro giustissime proteste. Esistono solo lobbies industriali e finanziarie che fanno gli stessi disastri sia nella cosiddetta “destra” che nella cosiddetta “sinistra” .
La protesta giustissima e forte, a nostro parere, deve trovare altre forme di lotta e altri riferimenti innanzitutto salvaguardando l’unica cosa che potremmo ancora lasciare almeno a testimonianza di una civiltà perduta ad una eventuale forma di vita che ci sopravviverà e/o che magari arriverà da un altro pianeta: il nostro patrimonio comune storico – artistico è sacro e deve rimanere inviolabile!

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IL DIRETTIVO ISDE MEDICI AMBIENTE SEZIONE DI NAPOLI E PROVINCIA: Dr A. Marfella, Dr G. Esposito, Dr P. Ruffolo, D.ssa A. Cicale, Dr L. Costanzo (Inviato da Libero Mail)

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