Cibi con etichette prive di indicazioni in italiano. Scatta il sequestro secondo quanto previsto dalle normative europee.
Durante controlli in negozi di generi alimentari nel nolano, i militari hanno provveduto a porre sotto sequestro circa 300 confezioni di cibi pronti e dolciumi, la cui etichetta era priva di indicazioni in lingua italiana.
Ammonta a circa 2.000 euro il valore commerciale degli alimenti sequestrati dai carabinieri forestali della stazione di Marigliano.
La normativa comunitaria prevede, infatti, che le etichette dei prodotti messi in commercio nel territorio nazionale debbano riportare indicazioni anche nella lingua del paese in cui sono commercializzati. Obbligo che serve non solo a orientare le scelte dei consumatori, ma anche ad agevolare i controlli delle autorità.
L’argomento è regolamentato dal decreto legislativo 109/92. L’articolo 3, comma del decreto legislativo 109/92 prevede, infatti, che le indicazioni devono essere riportate in lingua italiana o in più lingue.
Le informazioni di base obbligatorie sono: denominazione di vendita, elenco degli ingredienti, quantità nominale, termine minimo di conservazione o data di scadenza.
Le etichette devono riportare anche il nome o ragione sociale o marchio depositato e sede del fabbricante o del confezionatore o di un venditore stabilito nella Comunità Europea, sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento, lotto di appartenenza del prodotto.

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