giovedì 2 Maggio 2024
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Pangiroli (Psi): “Intollerabile, il centro diurno disabili è chiuso da 66 giorni”

Somma Vesuviana. Da Maria Pangiroli, segretario cittadino del Psi roceviamo e pubblichiamo.

Oggi 9 aprile
Dal 3 febbraio, chiusura del centro diurno disabili sono passati 66 giorni.
Dalla prima manifestazione,che ho fortemente voluto, svoltasi in Piazza Vittorio Emanuele III il 17 marzo , per gridare la rabbia di questi ragazzi sono passati 24 giorni .
Ad oggi il CENTRO DISABILI È ANCORA CHIUSO !
Mi rammarica e mi sconforta leggere di pseudo politici che stanno cercando ancora dopo 66 giorni le motivazioni e gli approfondimenti della vergognosa chiusura del centro .
Sono passati 66 giorni dove i ragazzi stanno aspettando con dignità, che solo a loro appartiene , dove questi amministratori hanno deciso di scaricarli.
Sentir parlare di Politica approssimativa da chi oggi non sà assolutamente niente dello stato d’animo di questi ragazzi mi lascia sconcerto ma sopratutto la necessità di dire che non avete assolutamente idea di cosa state parlando.
Esiste un mondo in cui gli spazi i corpi e le opinioni delle persone disabili sono continuamente invasi e non rispettati!
Esistono genitori guerrieri che lottano ogni giorno per far rispettare i diritti di figli sfortunati e si devono caricare di rabbia per urlarla tutta davanti all’ ignoranza e alla cattiveria che dilaga.
Queste persone non sanno niente , ma si ritengo politici che alzano le asticelle in discussioni sterili e prive di contenuti. Abbiate la decenza di affermare che ad oggi ,gli amministratori di questo paese NON HANNO INTERESSE DI RISOVERE LA QUESTIONE DISABILI .
Noi del Partito Socialista Italiano continueremo a lavorare in trincea, saremo la costante voce di queste famiglie.
Noi tutti non ci fermeremo fino a che non si concluderà, a favore di questi ragazzi, questa triste vicenda.
Lo faremo come abbiamo sempre fatto , senza condizionamenti perché siamo liberi ! Siamo una speranza contro contro ogni forma di conservazione politica e culturale, siamo rivolti ai bisogni individuali e collettivi e pronti a lottare per riaffermare diritti dove oggi si è persa l’etica dei doveri e delle responsabilità.
I momenti di gloria li lasciamo a chi ha necessità di averli.

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