sabato 27 Luglio 2024
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Pascale, dimessi gli 8 pazienti operati col nuovo robot

Otto interventi in 4 giorni, il primo martedì scorso, l’ultimo ierì, quattro alla prostata, altri quattro al rene. I pazienti stanno tutti bene, i primi due sono stati dimessi il giorno dopo e così via di seguito con tutti gli altri e da stamattina, dopo le dimissioni degli ultimi 2, operati ieri, sono tutti a casa.
Potere della chirurgia robotica monoportale che consente interventi chirurgici minimamente invasivi attraverso un unico punto di accesso ed offre numerosi vantaggi, tra cui una degenza molto breve. Se non insorgono problemi il paziente va a casa dopo solo 24 ore come è accaduto ai primi otto pazienti trattati al Pascale dall’equipe di Sisto Perdonà che, primi in Italia, sono stati operati con il robot da Vinci single port. Tale tecnica riduce significativamente il dolore post-operatorio e accelera il recupero, grazie alle incisioni limitate e alla precisione del robot. Questo non solo migliora l’esperienza del paziente, ma ottimizza anche l’uso delle risorse ospedaliere, contribuendo a un sistema sanitario più efficiente.
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Il nuovo dispositivo va a completare la quarta generazione da Vinci, che include i sistemi robotici Multiport X e XI, offrendo al chirurgo l’opportunità di trattare un maggior numero di pazienti, con un approccio più appropriato in base alle caratteristiche personali e riducendo i processi infiammatori derivanti dalle incisioni chirurgiche. Provvisto di un unico braccio robotico, il nuovo da Vinci offre al chirurgo la possibilità di eseguire complessi interventi robot assistiti attraverso un unico accesso, sfruttando potenzialmente gli orifizi naturali per raggiungere gli organi senza incidere la parete muscolare. Il robot da Vinci combina infatti un’avanzata tecnologia robotica con endoscopio flessibile che offre immagini 3D HD per vedere sopra, sotto e attorno alle strutture anatomiche durante la procedura; inoltre, la strumentazione evoluta consente sette gradi di mobilità aumentando la flessibilità e la capacità di manovra del chirurgo in misura maggiore rispetto alla mano umana, migliorando notevolmente la precisione dell’intervento.
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