SANT’ANTIMO. Ristruttura l’appartamento senza autorizzazioni per i lavori e lo smaltimento dei rifiuti, sanzionata 34enne dalla polizia locale.
Le attività di controllo del territorio per il rispetto dell’ambiente e della sicurezza proseguono da parte degli uomini del Comando della Polizia Locale di Sant’Antimo. Particolare attenzione viene dedicata soprattutto al fenomeno dello sversamento e abbandono incontrollato dei rifiuti sul territorio che, dopo numerosi soggetti sanzionati nel corso degli anni, si pensi al 2013 chiuso con circa 300 sanzioni e il 2014 con oltre 100, il fenomeno continua ad essere monitorato anche quest’anno. Giorni fa, nel mentre una pattiglia era dedicata al controllo del territorio, e in particolare all’individuazione dei cd. “inquinatori” del suolo, gli uomini del Comandante Chiariello notavano che in una strada periferica vi era un appartamento, confinante con la strada, che era in evidente stato di ristrutturazione. Entrati all’interno, gli operanti hanno notato che vi erano depositati numerosi inerti edili ancora da rimuovere e smaltire e che il proprieario, F.R. di anni 34, aveva avviato dei lavori in economia per la ristrutturazione dello stabile. Alla richiesta degli agenti, la donna riferiva che i lavori non erano stati preventivamente comunicati al Comune, come previsto in materia di Segnalazione Certificata di Inizio Attività, e che nessun piano di bonifica era stato predisposto per i rifiuti edili derivanti dalle opere eseguite. I lavori sono stati subito sospesi e il tutto segnalato all’ufficio urbanistica dell’ente che adotterà nei confronti dell’interessata pesanti sanzioni. In materia ambientale, è stato intimato lo smaltimento dei rifiuti regolarmente ottenuto tramite ditta specializzata e certificazione relativa, oltre alle sanzioni per inosservanza delle norme dettate a tutela dell’ambiente. Dall’inizio circa 10 i verbali elevati a carico dei trasgressori delle norme ambientali che vanno dalla mancata raccolta differenziata, all’abbandono di rifiuti su strada, lanciati anche da veicoli, oltre a tre siti edili dove avevano intrapreso lavori edili non comunicati all’ente.
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