SANT’ANASTASIA. Un ex canile alimentato con elettricità rubata, trasformato in una serra per la coltivazione di cannabis. Questo e altro nei controlli dei Carabinieri nell’area Vesuviana. Particolare quanto scoperto a Sant’Anastasia, i militari si accorgono di due uomini che parlottano in modo sommesso, sono guardinghi. Il loro comportamento viene notato dai carabinieri della locale Stazione che vogliono vederci chiaro e chiedono loro di mostrare il contenuto delle tasche.
Il primo estrae una bustina di marijuana, l’altro esita poi cede. Addosso nascondeva 20 grammi di “erba”.
I carabinieri estendono la perquisizione nell’abitazione di quest’ultimo, un ex canile ora dismesso.
In una porzione della struttura un vero e proprio vivaio nel quale erano piantati 14 fusti di cannabis indica, illuminati e ventilati artificialmente. L’impianto – hanno rilevato tecnici dell’ENEL – era collegato abusivamente alla rete elettrica nazionale, senza il filtro di un contatore.
Non solo piante: nella serra anche 30 chili di infiorescenze di canapa, 2 chili e 200 grammi di marijuana già essiccata e 60 grammi di hashish. Attorno allo stabile anche un sistema di videosorveglianza per scongiurare controlli improvvisi delle forze dell’ordine.
Il proprietario di casa, insieme alla moglie 37enne incensurata, è finito in manette.
Sono entrambi ai domiciliari, in attesa di raccontare la loro versione al giudice.
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