venerdì 26 Aprile 2024
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S.Anastasia. Dopo le polemiche pace fatta tra don Ciccio D’Ascoli e il sindaco

Sant’Anastasia. Arrivano le scuse pubbliche di don Ciccio D’Ascoli al primo cittadino Lello Abete. Qualche settimana fa il parroco durante l’omelia aveva evocato le dimissioni del sindaco, causa la mancata soluzione per una nuova collocazione della caserma dei Carabinieri, prossimi allo sfratto.

Non è la penna di Giovannino Guareschi ma relatà, non è Brescello ma Sant’Aanstasia, non parliamo di Don Camillo e Peppone ma di Don Ciccio D’Ascoli e il sindaco Lello Abete. Proprio con le stesse sfaccettature del famosissimo romanzo degli anni ‘50 “Don Camillo”, il parroco della chiesa madre Santa Maria La Nova, Don Ciccio D’Ascoli, qualche settimana fa dall’altare durante una sua omelia tuonava parole di fuoco nei confronti del primo cittadino. La causa di questo scatto d’ira del parroco la scottante questione della mancata collocazione dei Carabinieri della locale stazione, che tra circa due mesi dovranno lasciare la struttura per sfratto, quindi andarsene dal territorio anastasiano per essere dislocati nelle caserme dei paesi confinanti. Nonostante non sia compito dell’amministrazione comunale trovare altra sede all’Arma, ma della prefettura, sono nate numerosissime polemiche contro il sindaco Lello Abete. La motivazione la mancanza di una giusta soluzione per evitare l’allontanamento dei militari da Sant’Anastasia. Tra queste, la critica più pungente è stata proprio quella del parroco D’Ascoli, giustamente preoccupato dalla questione che potrebbe scaturire un incremento degli atti delinquenziali sul territorio, durante una sua omelia qualche settimana addietro ha asserito che se c’era qualcuno che doveva andare via non erano i militari, ma il sindaco, evocando le sue dimissioni. A sua volta il primo cittadino, in varie interviste, aveva dichiarato di essere profondamente amareggiato da tali affermazioni ma ciò nonostante di provare ancora stima e affetto per il parroco. Ma come vuole Guareschi nei suoi romanzi, ieri tra il “Don Camillo e Peppone anstasiano” pace è stata fatta. Dopo lo svolgimento della processione del Corpus Domini, partita dal santuario di Madonna dell’Arco e terminata nella parrocchia Santa Maria La Nova, alla presenza di numerosissimi fedeli don Ciccio pubblicamente ha chiesto scusa al sindaco Abete presente alla funzione, ha fatto presente di essere stato “esuberante” e di aver certamente usato qualche parola di troppo. Sull’altare maggiore al cospetto degli altri parroci del paese, le due autorità si sono abbracciate originando l’applauso dei fedeli presenti. Pace e fatta quindi tra il parroco e il sindaco, il quale alle scuse poste avrebbe risposto: “Grazie, mi avete solo anticipato”.

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