BRUSCIANO. Non ci hanno pensato troppo, quando hanno sentito i lamenti di una donna anziana e disabile e contestualmente un forte odore di bruciato che proveniva da una porta chiusa a chiave, così hanno deciso di sfondarla quella porta e salvare la donna. Un gesto eroico quello compiuto da tre carabinieri in servizio presso il nucleo Radiomobile di Castello di Cisterna intervenuti il 10 novembre scorso (ma per una serie di ragioni riusciamo a raccontarvi questa storia completa soltanto oggi) in un quartiere popolare di Brusciano. Quel giorno, poco prima delle 14 una donna ha allertato il 112 perchè la madre di 67 anni era caduta in casa, la porta era appunto chiusa a chiave dall’interno e lei non riusciva a rialzarsi avendo problemi di disabilità. Giunti sul posto i tre militari hanno trovato fuori dalla porta dell’appartamento di viale Paolo Borsellino alcuni condomini e la figlia della donna. Tutti erano molto preoccupati ed hanno raccontato che in casa c’erano i fornelli accesi, con una pentola sul fuoco e la mamma non riusciva ad alzarsi da terra. Nel frattempo erano stati chiamati i medici del 118 e i vigili del fuoco per riuscire ad entrare. Pochi minuti, però, stavano sembrando una eternità. I militari a quel punto hanno avvertito l’odoro di bruciato che arrivava dalla casa e la signora continuava a lamentarsi e chiedere aiuto, nonostante la figlia cercasse di tranquillizzarla. E’ stato a quel punto che i 3 carabinieri hanno deciso che non potevano più aspettare i soccorsi, dovevano fare qualcosa. Con non poca fatica hanno sfondato la porta blindata a spallate e calci, come hanno raccontato anche i testimoni rimasti sul ballatoio per cercare di confortare mamma e figlia mentre veniva prestato aiuto. All’interno dell’abitazione la donna è stata trovata molto sofferenze, ma ancora cosciente. Tutto intorno a lei una nube di fumo, dovuta ai fornelli accesi, aveva invaso la cucina e non soltanto. L’anziana è quindi soccorsa e presa in cura dal personale dell’ambulanza giunta sul posto mentre l’appartamento è stato messo in sicurezza, spegnendo i fornelli e aprendo le finestre. Un gesto che sembrerebbe semplice routine e invece nasconde il vero senso del lavoro di un carabiniere pronto a mettersi in pericolo in prima persona pur di salvare che persone che ha giurato di difendere.
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