domenica 5 Maggio 2024
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Comunali Napoli, centrodestra pronto a riformarsi per Maresca

Napoli. Sale la temperatura al termometro politico partenopeo, in visione delle amministrative previste per il prossimo autunno. Se dal centrosinistra Graziella Pagano, coordinatrice di Iv, non dispiacciono le primarie per decidere un candidato condiviso da un’eventuale coalizione e Antonio Bassolino già fa campagna elettorale, il centrodestra appare snaturato dalla sua essenza e pronto a riformarsi intorno all’ “homo novus” della politica italiana; il magistrato antimafia Catello Maresca, che il solo nome ha fatto già saltare gli schemi politici. Al momento il PM non ha ancora sciolto la riserva ma indiscrezioni, trapelate da fonti vicine, ci rivelano per certa la sua ascesa alle comunali di Napoli come sindaco. L’idea sarebbe quella di presentarsi alla città con una coalizione civica, senza simboli di partito, nella quale convergano giovani professionisti e note personalità che già da tempo sognano un pecorso politico insieme a lui, e quale occasione se non la tornata amministrativa della città più bella ma anche più complessa d’Europa, che a dispetto da ciò che accade a Roma va sempre in senso opposto. L’eventuale candidatura di Maresca ha spaccato equilibri già fragili, infatti come già anticipato, molti si sono detti disposti a rinunciare al proprio simbolo di partito pur di scendere in campo con lui e questo non solo nel centrodestra ma anche qualcuno che milita tra le correnti di sinistra sarebbe disposto a schiersi con il magistrato. Tra le spaccature “azzurre” spicca quella annunciata ieri in FI da Stanislao Lanzotti che si è dimesso dalla carica di coordinatore metropolitano: “Alla luce delle continue polemiche strumentali di questi mesi” le motivazioni riportate dal Mattino. Chi strizza l’occhio a Maresca è anche la Lega, lo stesso leader verde Matteo Salvini a marzo lo proponeva come candidato sindaco di Napoli per il centrodestra, ma bisogna poi capire se sono disposti a lasciare a casa il simbolo legista per una lista civica. Chi invece pare sia rimasto fedelissimo al simbolo di partito è Fulvio Martusciello, quello di Forza Italia è il “vessillo” dal quale ha deciso di non si staccarsi. Un altro nome che spicca tra chi è propenso a riformare un terzo polo e che probabilmente traghetterebbe anche le correnti napoletane è Mara Carfagna, che al momento ufficialmente non ha ancora detto se “guarderà” alle comunali partenopee e se lo farà su chi punterà, anche se sembra che non sia escluso l’ appoggio a Maresca. Binario differente per Fratelli d’Italia che a febbraio lanciava la candidatura di Sergio Rastrelli, il quale dichiarava: “Sono pronto a unire il centrodestra”, ma dopo due mesi De Andrè gli avrebbe detto “volta la carta c’è il fante di cuori” , perchè i buoni propositi dell’avvocato non sono sufficienti per convincere gli alleati romani. Quasi mille persone quindi che aspirano ad entrare nella Sala dei Baroni e nelle Municipalità, altra grande macchina delle amministrative cittadina che muove centinaia di migliaia di voti e l’incarico alla loro presidenza è ambito almeno come quella di sindaco. I rumors dei salotti napoletani e dei comitati elettorali in costruzione ci parlano quindi di un Catello Maresca che scenderebbe in campo appoggiato da un fronte bipartisan e che stando ai primi schizzi chiaroscuri di una campagna elettorale infuocata si ritroverebbe ad affrontare politicamente Antonio Bassolino, Alessandra Clemente (che non ha ancora confermato ufficialmente la sua candidatura), l’esponente meridionalista Gino Giammarino. Probabili candidati anche: Sergio D’Angelo e Ricardo Monti. Dal centrosinistra carte ancora da giocare, il possibile asse Pd-Iv-5Stelle-Leu vede il rincorrersi dei nomi di Gaetano Manfredi e Roberto Fico, ma questa è altra pagina.

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