venerdì 26 Aprile 2024
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Consigliere comunale fa il saluto romano

SANT’ANASTASIA. Un saluto romano, vietato in Italia, ed usato come provocazione da un consigliere comunale di Sant’Anastasia per protestare contro la sentenza della Cassazione che tre giorni fa ha ribadito la condanna per due militanti di “Casa Pound” ribadendo come il rischio del fascismo sia sempre attuale.

In particolare la legge Scelba del 1952 punisce la ricostituzione del partito di Benito Mussolini e chi in pubblico replica le manifestazioni della dittatura del Duce come è il saluto romano, ma non soltanto. A farsi fotografare con il braccio alzato e la mano tesa il giovanissimo Alfonso Di Fraia consigliere di maggioranza che ha poi postato la foto sul suo profilo ufficiale di Facebook. “Ognuno può manifestare il proprio ideale”, scrive Di Fraia come didascalia alla foto in cui indossa una tuta mimetica, “questo dice la Democrazia (ammesso che esista). Il saluto romano è una gestualità simbolica. La Cassazione non può negarlo, andrebbe contro il “loro” principio di Democrazia. In questo paese purtroppo o per fortuna esiste solo la decantazione della Democrazia, tutti la vogliono ma nessuno la rispetta. Io continuo a salutare romanamente”. Dunque per il politico anastasiano la legge non va rispettata nè tantomeno ciò che viene sentenziato dalla Corte di Cassazione e il suo modo di pensare ha fatto proseliti. Poche ore dopo, sempre su Facebook, è stata pubblicata un’altra foto che ritrae il consigliere Di Fraia mentre fa il saluto fascista e stavolta insieme a Ciro Pavone, componente dello staff del sindaco di Sant’Anastasia Lello Abete. “Perché negare di salutare romanamente?”, si chiede Pavone, “La democrazia è veramente tale quando ognuno (e dico ognuno!) può manifestare il proprio ideale e celebrare (apertamente) i simbolismi che ritiene giusti. La Cassazione nega un principio! Per scongiurare il pericolo di un ritorno del fascismo (semmai grave fosse), i legislatori dovrebbero anzitutto proibire (chiedere di risolverla è palesemente troppo) la crisi economica e una sua evoluzione catastrofica: senza quella, né Mussolini né altri ce l’avrebbero fatta”. E mentre i giudici si preoccupano di ribadire come il rischio di un rigurgito fascista e razzista sia in agguato a Sant’Anastasia si guarda con nostalgia al ventennio di dittatura che ha segnato la nazione portandola in guerra.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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