sabato 27 Luglio 2024
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Fatture per operazioni inesistenti, la Finanza sequestra 350mila euro a società

Reati tributari accertati dalle indagini del militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata (agli ordini del colonnello Gennaro Pino) che stamattina hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, per l’importo di 350.600 euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica oplontina nei confronti della BACK OFFICE s.r.l., con sede a Pomezia, e dei relativi rappresentanti legali pro tempore, indagati per i delitti di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione, ai sensi degli artt. 2 e 10-quater del D. Lgs. n. 74/2000.
“A seguito di pregressa attività di verifica fiscale svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia”, spiega in una nota il procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso, “che, nell’ottobre scorso,

Fatture false e omessa dichiarazione di IVA, la Finanza sequestra quasi 2 milioni e mezzo di € a società

aveva portato all’esecuzione di un decreto di sequestro nei confronti della GRONDAL SOCIETÀ AGRICOLA s.r.l. e del relativo rappresentante legale per C 2.455.078, è emerso che la società destinataria dell’attuale provvedimento, operante nel settore alberghiero, avrebbe:

– al fine di evadere l’imposta sul valore aggiunto, indicato nella dichiarazione del 2019 elementi passivi fittizi pari a 400.000 euro, con un’evasione IVA pari a 88.000 euro
– al fine di evadere le imposte sui redditi, riportato nelle dichiarazioni del 2019, 2020 e 2021 elementi passivi fittizi pari a 80.000 euro, per ciascuna annualità, con un’evasione IRES pari a 57.600 euro;

– utilizzato in compensazione crediti d’imposta inesistenti scaturenti da attività di ricerca; sviluppo mai realmente sostenuta, per un importo complessivo di 205.000 euro. Alla luce delle risultanze emerse, è stata, pertanto, emessa la misura ablatoria reale, anche per equivalente, nei confronti della società su indicata e dei suoi rappresentanti legali pro tempore per l’intero ammontare delle imposte evase, corrispondente al profitto dei reati tributari.Nel corso dell’esecuzione del provvedimento cautelare sono stati finora sottoposti a sequestro immobili, quote societarie, veicoli e conti correnti per un valore complessivo pari a 210.138 euro. Ulteriori disponibilità finanziarie sono in via di quantificazione sui restanti rapporti bancari risultati riconducibili alla società e agli indagati”.

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