lunedì 29 Aprile 2024
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Fiera del Libro, gli appuntamenti della Polidoro Editore

NAPOLI. Countdown per la Fiera del libro a Palazzo Reale dal 1 al 4 luglio. Tanti gli appuntamenti tra cui due eventi della Polidoro Editore:
– Venerdì 2 luglio alle ore 18 alla Sala Ischia verrà presentato il romanzo d’esordio di Hilary Tiscione, Liquefatto. Con l’autrice Isabella Pedicini e Carmen Pellegrino;
– Sabato 3 luglio alle ore 12 alla Sala Fondazione Premio Napoli sarà presentato Gli alunni del tempo di Giuseppe Marotta, grande autore del Novecento italiano da troppo tempo dimenticato, vincitore con questo romanzo nel 1960 del Premio Napoli. Interverranno Domenico CiruzziFrancesco De Cristofaro e Marco Viscardi.

Liquefatto è il primo romanzo di Hilary Tiscione, in libreria dal 15 giugno per la Alessandro Polidoro Editore. Tutto quello che circonda Maddalena è arido e cede-
vole. Un viaggio inaspettato negli States è l’occasione giusta per fuggire, per continuare a mettersi in gioco, per prendersi una pausa o forse per ricominciare a
sentire qualcosa. Ma, sarà proprio quest’esperienza – con un epilogo visionario e spirituale – a farla scontrare con tutte le sue incertezze e fragilità. Attraverso una prosa minimalista e simbolica Hilary Tiscione dà voce a sentimenti intimi e contrastanti, a una richiesta esasperata di cambiamento. Un giorno Maddalena trova nella sua mail due biglietti andata-ritorno per Los Angeles. Un regalo di Romano, l’uomo con cui convive e che tradisce regolarmente assecondando un’apatica routine scandita dall’abuso di alcol e droghe. La donna si
mette quindi in viaggio, nonostante una gravidanza inaspettata, insieme all’amica Lia
e con l’intenzione di raggiungere negli States Tito, un vecchio amico che vive una vita oscura e sregolata. I tre, dopo un primo incontro losangelino, decidono di intra- prendere un percorso on the road nel deserto del Mojave per raggiungere Las Vegas e il famigerato hotel El Cortez. Lì Maddalena, in preda a uno sfinimento fisico e psichico causato dai lunghi spostamenti, dalle notti insonni e da feste stravaganti, si confronterà con una definitiva crisi interiore. Liquefatto è il primo romanzo di Hilary Tiscione, in libreria dal 15 giugno per la Alessandro Polidoro Editore. Tutto quello che circonda Maddalena è arido e cede-
vole. Un viaggio inaspettato negli States è l’occasione giusta per fuggire, per continuare a mettersi in gioco, per prendersi una pausa o forse per ricominciare a
sentire qualcosa. Ma, sarà proprio quest’esperienza – con un epilogo visionario e spirituale – a farla scontrare con tutte le sue incertezze e fragilità. Attraverso una prosa minimalista e simbolica Hilary Tiscione dà voce a sentimenti intimi e contrastanti, a una richiesta esasperata di cambiamento.

L’autrice
HILARY TISCIONE (1987) è nata a Genova e vive a Milano. Dopo aver studiato presso un’accademia di cinema americana, si è laureata in Lettere e Filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Scrive per il Magazine “8 e mezzo”. Ha frequentato la scuola di scrittura di Raul Montanari e si è diplomata al Master in Arti del Racconto dell’Università IULM di Milano terminato con una proficua esperienza lavorativa con la casa editrice Bompiani.
Attualmente lavora all’Università IULM di Milano per il Rettore Gianni Canova.
È autrice di Se Rose gli facesse spazio, Jack si salverebbe? Finali alternativi di grandi film (Bietti, 2021). Suoi racconti sono apparsi su Nazione Indiana, Il Primo Amore, Minima&Moralia e Altri Animali.

Dopo San Gennaro non dice mai no, pubblicato nel 2020, la Polidoro editore
continua il progetto di riscoperta di uno dei protagonisti del Novecento italiano,
un grande autore per troppo tempo dimenticato: Giuseppe Marotta.
Il 6 luglio torna in libreria – con la prefazione di Goffredo Fofi – Gli alunni
del tempo, romanzo pubblicato nel 1960 e vincitore nello stesso anno del Premio Napoli.

Vito Cacace è l’unico di via del Pallonetto, a Santa Lucia, a comprare il giornale ogni
mattina. L’accanito lettore ogni giorno si procura la sua copia, prepara il caffè, e si siede
sull’uscio del suo basso per commentare col vicinato quello che ha letto. Ogni giorno,
che piova o ci sia il sole, che sia estate o inverno, tra quei vicoli di Napoli nasce un
dialogo serrato che ha come tema centrale i fatti del mondo. Politica locale e
internazionale, religione, cronaca nera o passionale, pettegolezzi mondani e scienza
moderna vengono passati al vaglio degli abitanti del quartiere quasi come fossero fiabe
arrivate da lontano, di cui dibattere il senso, la veridicità, la meraviglia.
Riprendendo lo schema narrativo già sperimentato ne Gli alunni del sole, con questo
romanzo Giuseppe Marotta raffigura, attraverso la voce del popolo e con una scrittura
cruda e ironica, l’Italia meridionale del dopoguerra.

~ Progetto Marotta ~
Dopo San Gennaro non dice mai no, pubblicato nel 2020, la Polidoro editore
continua il progetto di riscoperta di uno dei protagonisti del Novecento italiano, un grande autore per troppo tempo dimenticato: Giuseppe Marotta. Il 6 luglio torna in libreria – con la
prefazione di Goffredo Fofi – Gli alunni del tempo, romanzo pubblicato nel 1960 e
vincitore nello stesso anno del Premio Napoli. A noi toglieteci dallo stomaco il tam tam selvaggio dell’appetito, e subito ci fabbrichiamo una garitta di paradiso in qualunque inferno.

L’autore

Giuseppe Marotta (Napoli, 5 aprile 1902 – 10 ottobre 1963) è stato un giornalista,
scrittore e sceneggiatore italiano. Nato a Napoli da una famiglia della media borghesia originaria di Avellino, fin dall’adolescenza dimostra un vivo interesse per la letteratura e la musica, leggendo e studiando, da autodidatta. Si trasferisce sin da giovanissimo a Milano per intraprendere la carriera di giornalista. I primi tempi non sono certamente facili e per un periodo è costretto a dormire sulle panchine di un parco. Inizia a farsi strada lavorando come redattore prima da Mondadori e poi da Rizzoli. Scrive intanto per diverse testate, tra cui «La Stampa», e la sua penna non passa inosservata: viene notato da Aldo Borelli che gli apre le porte de «Il Corriere della Sera», collaborazione che durerà, seppur a fasi alterne, quasi tutta la sua vita. Spirito libero e scrittore prolifico, non interrompe mai la collaborazione con altri giornali, scrivendo articoli, novelle, romanzi a puntate e commedie. A metà del Novecento, inizia a lavorare come sceneggiatore, scrivendo soggetti e sceneggiature per il cinema e il teatro, collaborando con i più grandi di quel tempo: De Feo, De Sica, Zavattini, Soldati, De Filippo, Giannini. Tutto questo lo porta ad approcciarsi anche alla critica cinematografica, scrivendo recensioni per «L’Europeo».

La sua Napoli, mai dimenticata, è al centro della produzione narrativa, su cui si
concentrerà maggiormente dagli anni Quaranta in poi. Dopo una serie di romanzi e novelle umoristiche – spesso pubblicati prima a puntate sulle riviste e poi in volumi unitari – incontra il successo nel 1947 con la pubblicazione de L’oro di Napoli, da cui Vittorio De Sica trasse l’omonimo film nel 1954, con sceneggiatura scritta dallo stesso Marotta insieme a Zavattini. La sua produzione può dirsi sconfinata: romanzi, novelle, saggi, commedie,
sceneggiature e soggetti per il teatro e il cinema, senza dimenticare la fittissima
produzione giornalistica. Nel 1954 vince il Premio Bagutta per il romanzo Coraggio Guardiamo e nel 1958 vince il Premio speciale Viareggio per Marotta Ciack. Nel 1961 vince uno dei premi giornalistici più importanti, Il Premiolino.

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Prossimamente in libreria: ‘Gli alunni del tempo’ di Giuseppe Marotta

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