Festa del Cinema di Roma 17° Edizione
Houria di Mounia Meddour: giornata III – Sala Teatro Studio G. Borgna dell’Auditorium Parco della Musica – Roma ore 11:00 di sabato 15 ottobre 2022 – proiezione per la stampa
di Mimmo La Marca
Roma. Houria, l’ultimo lavoro di Mounia Meddour presentato in concorso alla Festa del Cinema di Roma, è un film di denuncia e continua il percorso intrapreso dalla regista sulle donne arabe e sulla loro libertà.
L’interpretazione della bravissima Lyna Khoudri non solo potrebbe portarle un premio come migliore protagonista femminile in questa edizione che, ricordiamolo, torna ad introdurre le premiazioni, ma addirittura, e non sarebbe affatto un azzardo, una nomination agli Oscar e perché no anche il premio dei premi, quello più ambito, ma staremo a vedere ciò che il futuro riserverà a questa talentuosissima interprete e ballerina.
Potremmo spingerci ancora oltre e ipotizzare che proprio il premio al miglior interprete femminile vada all’intero cast di questo film in cui straordinarie attrici hanno cercato di trasmettere in maniera corale e compatta, con forza e con potenza, il messaggio con il quale le donne devono insieme ed unite consolidare i diritti ottenuti e che a distanza di anni sembrano ora essere messi in discussione.
Non è finzione cinematografica ma la pura realtà su cui noi occidentali stavolta non siamo solo spettatori passivi, ma forse questa triste regressione dei diritti comincia sempre più a toccarci da vicino e ad infondersi anche nel nostro ovattato mondo.
Sperando di essere profetici per i destini artistici di queste donne, confidiamo che anche questo pregevole lavoro si unisca alle tante voci di denuncia e di speranza.
Le bellissime musiche, tra ritmi arabeggianti e tecno-moderni tra cui spicca una sempreverde Felicità di Albano e Romina e le colorate coreografie, rendono questo film delizioso e allo stesso tempo catturano e commuovono lo spettatore.
HOURIA di Mounia Meddour, Francia, 2022, 104’
Cast: Lyna Khoudri, Rachida Brakni, Hilda Amira Douaouda
Sinossi: Quasi una metafora dell’attuale situazione dell’Algeria – dove l’Hirak, un imponente movimento politico e civile di opposizione al regime, è stato definitivamente soffocato dalla pandemia ad appena un anno dalla sua nascita – l’ultimo film di Mounia Meddour (Papicha), insieme popolare e sofisticato, racconta la storia di Houria, una ballerina di talento che, dopo aver subito pesanti menomazioni fisiche in seguito ad un grave episodio di violenza, continua la sua eroica resistenza nel perseguire un sogno che sembra impossibile da realizzarsi. Ballare ancora, tra Felicità e Gloria, ballare avvolte nei colori di abiti sgargianti, su una terrazza o su una spiaggia, tutte immerse in una sorellanza ideale di donne che si sostengono a vicenda, intorno a un nucleo di resilienza incrollabile.
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