sabato 27 Luglio 2024
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Il M5S di Torre Annunziata predica legalità e razzola incompatibilità

In vista delle prossime elezioni comunali, il Movimento 5 Stelle di Torre Annunziata ha sollevato una questione di grande importanza. Il partito ha richiesto alla coalizione di centrosinistra la sottoscrizione di un Patto di Legalità, ma sembra aver dimenticato di verificare l’incompatibilità di alcuni dei propri candidati.

Il MoVimento ha insistito sulla sottoscrizione di un accordo che sembra avere poco o nessun effetto pratico, visto che le liste e i casellari giudiziari sono poi al vaglio della commissione elettorale dei Comuni. Sorprendentemente, poi ha candidato nelle proprie liste una persona che ha ottenuto l’incarico di progettazione esecutiva per i lavori allo stadio, un incarico che secondo l’articolo 63 comma 1 n. 2 Tuoel, prevede una causa di incompatibilità “per i consiglieri comunali che si trovano ad avere parte direttamente o indirettamente in appalti nell’interesse del Comune.”

L’Architetto Salvatore De Rogatis, nonostante abbia ottenuto con il suo studio di architettura l’incarico della progettazione esecutiva dello stadio Giraud, risulta ancora tra i candidati del Movimento seppur, qualora eletto, decadrebbe automaticamente dal suo ruolo di consigliere comunale.

Dopo il ritiro della candidatura di un candidato del M5s per presunte minacce (la commissione parlamentare antimafia sta indagando sull’accaduto?), gli attacchi vandalici alla sede del comitato per Cuccurullo sindaco e a quella del PD, ci chiediamo se fosse stato necessario un patto di legalità tra le forze politiche o sarebbe stato meglio un patto di civiltà tra i politici e i cittadini che avrebbe rasserenato un clima elettorale strumentalmente aizzato per propri tornaconti elettorali.

In attesa delle risposte non ancora pervenute sulla formazione dell’ATS che sta realizzando i lavori allo stadio Giraud e delle risultanze della commissione antimafia, capiremo se l’organo parlamentare ha competenze nel verificare le condizioni previste dall’art. 62 del TuoeL o se a volte basta, se non conoscere bene la normativa, valutare ragioni di opportunità prima di indicare in lista chi ha un palese conflitto di interessi.
La trasparenza e l’integrità sono valori fondamentali in ogni processo democratico e devono essere prima rispettati e poi richiesti.

 

In foto: la bibbia di ogni amministratore comunale e che fu del mio maestro il dott. Vincenzo Pisapia, gentilmente donatomi, alla sua scomparsa, dalle figlie Milly e Adele.

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