sabato 4 Maggio 2024
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Il modello Nisida e il recupero minorile al centro dell’ultima serata della settimana dello scrittore organizzata dalla Libreria Liberta’ di Torre Annunziata

Bilancio più che positivo per la seconda edizione de La settimana dello scrittore, ricordando Michele Prisco, la kermesse culturale e sociale promossa dalla libreria Libertà di Torre Annunziata, grazie all’impegno dei titolari Rosaria Vitulano e Fabio Cannavale, sostenuta dal Centro Studi Michele Prisco, con il patrocinio morale del Comune di Torre Annunziata.

Il gran finale, dopo una settimana di eventi, si è svolto in riva al mare, presso il lido Eldorado, con il dibattito Impegno civile: Nisida, il recupero minorile oltre Mare Fuori. Francesco Paolo Oreste, direttore artistico della manifestazione che rivisita un format inventato da Michele Prisco nel 1947, ha dialogato con Angelo Petrella, sceneggiatore di Mare Fuori, Luigi Salvati, direttore didattico di Nisida e Maria de Luzenberger Milnernsheim, procuratore della Repubblica Tribunale per i minorenni di Napoli.

All’analisi di contesto di Maria de Luzenberger Milnernsheim, che ha evidenziato come i nostri territori siano appesantiti da una cultura malavitosa che aggrava problemi presenti in tutto il Paese, si è intrecciata la voce appassionata di Luigi Salvati, direttore didattico di Nisida.

“C’è la necessità di fornire ai ragazzi e alle ragazze un’educazione emotiva in una società consumistica, che suscita finti bisogni, che evita la noia e che non educa i suoi figli ad intercettare i vuoti interiori ma li spinge a riempirli, illudendoli di poter ottenere tutto. L’unico vero bisogno dell’essere umano è l’amore, è il contatto, la condivisione, la poesia, ma nessuno educa nessuno in questo senso, neanche gli insegnanti. Occorre fare rete, creare sinergie tra la scuola, il Terzo settore e il territorio tutto” ha detto Salvati.

Petrella, scrittore e sceneggiatore della fortunata serie tivù Mare Fuori ha posto l’accento sui linguaggi, sulle finte emergenze che ci vengono propinate, sulla mancanza di consapevolezza che dilaga nelle nostre comunità, spesso soggiogate dall’ignoranza, abituate a pensare allo Stato come altro da sé e riconoscendo nelle organizzazioni criminali risposte certe e immediate.

Durante la serata si sono presentate agli ospiti associazioni e cooperative sociali che operano in prima linea nella comunità vesuviana: Biesse, Cives Inter Pares, La Fenice Vulcanica, Catena Rosa e la cooperativa sociale Proodos.

In chiusura Francesco Paolo Oreste ha precisato ancora una volta che dietro La settimana dello scrittore, ricordando Michele Prisco c’è l’obiettivo di ricreare momenti di comunità, di scambio reale tra il territorio e gli ospiti, spaziando tra generi e temi. Annella e Caterina Prisco, figlie del romanziere oplontino e socie fondatrici del Centro Studi Prisco, hanno assicurato alla libreria massimo sostegno per il prosieguo di questa esperienza, in crescita e maturazione.

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