Somma Vesuviana. Da un genitore riceviamo una lettera che segnala il disagio di uno studente per cui non è prevista la didattica integrata e che sta perdendo tanti giorni di scuola.
Gentilissimo direttore Bellini,
le scrivo per raccontarle ciò che mi sta accadendo. Sono una mamma indignata e sfiduciata del sistema scolastico, 15 giorni fa la mia seconda figlia che frequenta la scuola media è risultata positiva quindi siamo andati, tutta la famiglia, in quarantena compreso mio figlio maggiore che frequenta l’Its. Ho comunicato tempestivamente la situazione alle scuole, mentre per mia figlia è stata attivata la Dad per mio figlio gli è stato risposto che non è prevista. Attualmente siamo ancora chiusi in casa perché anche mio figlio è risultato positivo stiamo ancora in stato di emergenza ed era previsto tutto questo il Covid non l’ho creato io. Quando vai a chiamare telefonicamente fanno finta di non sapere niente, mi sono scocciata mi chiedo: come viene garantito il diritto allo studio a un ragazzino di 15 anni costretto a rimanere in casa?
P.S se esiste una normativa in merito perché nessuno me l’ha voluta mostrare?
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