SOMMA VESUVIANA. Dal Movimento 5 stelle di Somma Vesuviana riceviamo una nota che di seguito pubblichiamo.
Stamane abbiamo depositato un esposto alla Procura Regionale della Corte de Conti per denunciare quelle che, secondo noi, sono gravi anomalie in merito alla vicenda che ha portato all’accordo transattivo tra il Comune di Somma Vesuviana e la ditta Amalfitana Gas srl. La vicenda nasce da lontano ed è afferente al mancato recupero delle somme dovute a titolo di canone (10% sul fatturato) dalla Amalfitana gas srl al Comune di Somma Vesuviana per il periodo 2008-2017, somme, che secondo calcoli compiuti dagli stessi uffici comunali, ammontavano a 3.026.558 euro, cifra a cui il Comune ha rinunciato effettuando una transazione dal valore circa 650.000 (cifra al di sotto finanche del solo numero dei canoni da percepire) . La vicenda è complessa, cominciamo col dire che la cifra di 650.000 è comprensiva dell’importo di euro 270.000 relativo ai lavori di rifacimento del manto stradale affidati tramite assegnazione diretta alla ditta Mazzitelli (Controllata della Amalfitana gas), che tale cifra è frutto di un accordo allegato ad una delibera di Giunta (la n. 100 del 14 dicembre 2017) in contrasto con la delibera del Consiglio Comunale n. 85 del 24 novembre 2017 che aveva disposto esattamente l’opposto ossia la procedura monitoria nei confronti della Amalfitana gas srl per l’importo di 3.026.558 euro. A questo punto abbiamo chiesto alla Corte dei Conti:
1) Come sia possibile che per anni nessuna amministrazione abbia chiesto per molti anni a tale ditta il canone dovuto;
2) come mai la giunta Di Sarno abbia agito in senso contrario a quello che era stato deliberato pochi giorni prima in consiglio comunale;
3) come sia possibile che possano venire affidati tramite assegnazione diretta lavori per 270.000
4) e soprattutto se “lo sconto” concesso dal Comune di Somma Vesuviana alla ditta Amalfitana Gas Srl pari a circa 2.500.000 euro rappresenti o meno un danno erariale per le casse già asfittiche della Città.
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