Mugnano. Triplice omicidio di uomini dei “Lo Russo” avvenuto nel 2009, i carabinieri scoprono mandanti e movente. Arrestati elementi dei “Lo russo” e degli “Amato-Pagano”.
I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli su richiesta della DDA partenopea, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP nei confronti di sette uomini ritenuti affiliati ai clan dei Lo Russo e Amato-Pagano. L’ordinanza è stata notificata agli uomini, già detenuti, nei carceri di Cuneo, L’Aquila, Terni, Tolmezzo e Viterbo e sono stati ritenuti responsabili di omicidio, porto e detenzione illegale di armi e munizioni nonché occultamento di cadavere, tutti reati aggravati da finalità mafiose. Nei tre omicidi, al centro delle indagini avvenuti il 15 marzo 2009 a Mugnano, furono uccisi Francesco Russo, il figlio Ciro e l’autista Vincenzo Moscatelli, tutti vicini al clan dei “capitoni”. Gli arrestati (già detenuti nei vari carceri sopraindicati) sono Carmine Amato, Cesare Pagano, Francesco Biancolella (l’unico libero ora tradotto nella Casa Circondariale di Secondigliano), Lucio Carriola,Mario Riccio, Oscar Pecorelli, Oreste Sparano. Scoperti, quindi mandanti e movente dei tre omicidi rimasti per anni “lupare bianche”, i sette arrestati agirono su richiesta dei Lo Russo i quali decretarono quelle morti per eliminare elementi diventati troppo autonomi in alcune attività illecite.
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