mercoledì 1 Maggio 2024
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Napoli. Omicidio stradale, imputato rinviato a giudizio. Legale della famiglia Longobardi: “Processo seguirà suo corso”

Napoli. Lo scorso 7 agosto, in piazza Carlo III a Napoli, due adolescenti sono state investite da un’auto che procedeva verosimilmente a velocità sostenuta. M.G., una delle due ragazze, ha perso la vita mentre l’altra, Asia Longobardi, ha riportato fratture a bacino e femore. Alla guida di una Smart a quattro posti c’era un 21enne napoletano che, dopo lo scontro, ha provato a soccorrere le due ragazze.

Avvocato Giovanni Calabrese

Ieri mattina si è svolta l’udienza preliminare davanti al GUP del Tribunale di Napoli per discutere di L.E., imputato di omicidio stradale e di lesioni stradali. Il legale della famiglia Longobardi, l’avvocato Giovanni Calabrese, specifica che: “la famiglia Longobardi non si è costituita parte civile nel processo penale atteso che, gli stessi, hanno avviato richiesta di risarcimento danni derivante dal sinistro stradale nei confronti dell’assicurazione in relazione alla posizione della figlia Asia. Tuttavia la famiglia Longobardi ha ritenuto opportuno di essere comunque rappresentata all’interno del procedimento penale al fine di poter seguire lo sviluppo dello stesso”.

I difensori dell’imputato avevano concordato con il pubblico ministero una richiesta di patteggiamento sul capo di imputazione ad anni 2 di reclusione subordinata alla pena sospesa. Il GUP, in maniera inaspettata, ha rigettato la proposta di patteggiamento ritenendo non solo la pena incongrua rispetto ai fatti di causa, ma soprattutto rappresentando che dagli atti sarebbe emersa una condotta fortemente negligente dell’imputato. Motivo per cui, lo stesso è stato rinviato a giudizio nel settembre 2022.

 

Probabilmente il GUP non ha ritenuto congrua la pena stabilita dalla difesa dell’imputato ponendo l’attenzione sulla gravita dei fatti tale da spingersi con un’ordinanza di rigetto rispetto alla richiesta di patteggiamento. Pertanto il procedimento non è chiuso e seguirà il suo corso dinanzi al Tribunale di Napoli. Ovviamente continueremo a seguire il processo che si aprirà, appunto, a settembre 2022“.

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