giovedì 2 Maggio 2024
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S.Anastasia. Per sostenere la ricerca nasce la Fondazione Maria Guarino

SANT’ANASTASIA. L’assessore alle politiche sociali Rossella Beneduce apre le porte alla “Fondazione Maria Guarino” nata dalla perseveranza del professor Carlo Luongo e  la dottoressa Margherita Luongo. 

Tra gli scopi della fondazione ricerche  e cure per contrastare le malattie oncologiche con l’ossigeno ozono terapia, trattamento audiuvante ai chemioterapici. L’inaugurazione della sede sabato 24 giugno alle 16,30 alla Maison Toledo pendio San Giuseppe, Pozzuoli

Quando si discute di medicina e ci si ritrova ad interloquire con professionisti del calibro del professor Carlo Luongo anestesista, rianimatore e ozonoterapista e sua figlia la dottoressa Margherita Luongo anche lei anestesista, rianimatore e ozonoterapista, ci si rende conto che esistono ancora persone che tengono in alto l’inestimabile valore del giuramento d’ Ippocrate. Loro obiettivo comune è di aiutare il malato non solo applicando loro le terapie necessarie ma anche curarne lo stato psichico  che può essere talvolta turbato dall’insorgere di malattie molto gravi. Non solo assistenze e cure mediche ma anche studi e ricerche hanno un ruolo primario nell’ottimo lavoro che viene svolto dai due grandi professionisti. Proprio la ricerca ha portato padre e figlia ad interessarsi dell’ozonoterapia, trattamento efficace in tutti i processi d’infiammazione e audiuvante nelle terapie radioterapiche e chemioterapiche, nei pazienti malati di cancro. La ricerca e l’applicazione iniziano agli albori degli anni ’80, quando il professor Carlo Luongo, docente della seconda università di Napoli ora in pensione, partecipa ad un convegno a Bergamo sull’ozonoterapia. Al rientro, insieme al suo direttore la decisione poi di inseguire, perseguire e attivare il trattamento a Napoli.  Già negli anni ’70 infatti era attivo il servizio di terapia iperbarica al vecchio policlinico (oggi università Luigi Vanvitelli), primo in Italia a trattare la radioterapia in iperbarica, per aumentare l’ossigenazione è permettere al radioterapico di attraversare meglio il tumore. Quindi successivamente in seguito all’avvicinamento scientifico all’ozonoterapia non fu fatto altro che introdurre l’O3 (ozono) e ampliare le opportunità terapeutiche dell’ossigeno, gas necessario per l’esistenza umana. Oggi dopo circa quarant’anni di ricerche e studi si è scoperto che con l’ozono terapia si possono curare, senza causare effetti collaterali o controindicazioni, tantissime patologie dove non  sono state ancora trovate terapie specifiche. In sintesi tutte le patologie di base iniziano con un processo infiammatorio acuto che diventa cronico se alcuni aspetti fisiologici e fisiopatologici non vengono osservati, tipo un buon trasporto di ossigeno da parte del sangue  in tutto l’organismo. Con l’applicazione dell’ozonoterapia, quindi viene riequilibrata la giusta ossigenazione. La tesi che la scarsa presenza di ossigeno provoca gravi malattie non è assolutamente nuova ma risale agli studi del  premio Nobel Warburg Otto Heinrich che nel 1931 sostenne che l’ipossia (scarsa ossigenazione) provoca il cancro. Quindi assicurando oggi un buon apporto di ossigeno possiamo addirittura prevenire queste gravi malattie. Per assicurare lo studio, la ricerca e le pubblicazioni scientifiche è nata l’esigenza dei Luongo di creare la “Fondazione Maria Guarino”, con sede a Pozzuoli che verrà inaugurata il prossimo 24 giugno, alle ore 16,30 presso la Maison di Toledo pendio San Giuseppe. Denominata così perché la signora Guarino, moglie e madre Luongo, affetta da tumore è morta per complicanze chirurgiche in seguito ad un operazione programmata. Questo evento traumatico  ha fatto si che sia nella dottoressa che nel professore nascesse l’esigenza viva di dare un contributo sostanziale alla battaglia contro il cancro. La Fondazione non nasce solo per scopi filantropici e scientifici ma anche per aiutare concretamente “i grandi e piccoli guerrieri”, come ama chiamare i suoi pazienti la dottoressa Margherita Luongo. Molti dei malati  in cura sono proprio loro, i bambini, i nostri angeli che purtroppo  già in tenera età si ritrovano a combattere terribili battaglie. La tenacia della dottoressa non trova resa di fronte al nemico numero uno della nostra salute anche perchè i dati statistici sono devastanti e parlano di un incremento continuo dei malati oncologici. “ Il cancro deve essere trattato da un punto di vista farmacologico con chemio – radio terapico, ossigeno ozono terapia integrativa,  terapia iperberica, sostanze integrate, sana alimentazione,  e attività fisica che è fondamentale per la riossigenazione muscolare.  Bisogna prendere in considerazione anche l’aspetto psicologico del paziente e della famiglia ” spiega la dottoressa Luongo, affermando: “ tante figure professionali dovrebbero essere coinvolte per trattare la malattia. Se il paziente collabora è reattivo e combattivo risponde meglio a tutte le terapie che gli vengono date” prosegue: “ma se il paziente va in uno stato di depressione nessuna terapia ha una risposta efficace per quella singola patologia.” Infatti l’ozono terapia è anche un ottimo antidepressivo. Il paziente che  si associa alla fondazione come socio sostenitore paga una quota annua di cinquanta euro, il quale poi si sottopone a circa quattro sedute a settimana. Al medico sostenitore dà solo un rimborso spese che si aggira intorno i quindici euro a seduta che può variare (di poco) in base al materiale consumato e non paga la prestazione medica. Hanno aderito solo dodici regioni, dall’Emilia Romagna al sud, dove i medici sostenitori apportano un grande e incondizionato aiuto ai  pazienti oncologici. Grande sostegno alla fondazione arriva dalle politiche sociali di Sant’Anastasia rappresentate dall’assessore Rossella Beneduce sostenitrice della lodevole iniziativa, la quale ha aperto le porte a questa innovazione scientifica e con emozione e orgoglio dichiara: “ Abbiamo voluto dar voce alla “Fondazione Maria Guarino amor onlus “, che attraverso i suoi medici sostenitori mette in campo professionalità a supporto della medicina tradizionale.” Tutto parte proprio dall’esperienza di una bambina del territorio, affetta da un tumore desmoblastico quarto grado plurimetastatico, la quale dopo un anno di chemio e radio terapia non avendo nessuna probabilità di sopravvivenza viene dimessa dall’ospedale nel mese di dicembre, per poter trascorrere per l’ultima volta le festività natalizie con i suoi genitori. Senza arrendersi i familiari portano la piccola dodicenne dalla dottoressa Luongo, la quale inizia subito una terapia d’attacco iniziale di ozono terapia. In una settimana di cura i suoi valori iniziano a stabilizzarsi, addirittura si verifica un raddoppiamento dell’emocromo, che fino a prima del trattamento era molto basso.  In seguito la terapia viene rafforzata e la qualità di vita della piccola guerriera inizia a migliorare e oggi a distanza di un anno, forte, fiera e bella sta preparando gli esami di terza media.  “Io spero che si possa diffondere questa metodica che a bassi costi può aiutare tantissime persone “ continua la Luongo e conclude : “Noi siamo presenti su quasi tutto il territorio nazionale e ci sosteniamo con il 5 x 1000. Al momento, in attesa di fondi, abbiamo due studi in corso sia con l’università dell’Aquila che con l’università di Camerino. Studieremo ossigeno  ozono, cannabis nel tumore del pancreas sarcoma e gleucoblastoma celebrale”. Tra molta emozione il professor Luongo conclude: “ Non si può togliere la speranza all’ammalato. Un dottore deve dare speranza e  guarigione”.

Per informazioni www.amoronlus.com

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