sabato 27 Luglio 2024
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Santa Giustina, ad Arzano torna l’appuntamento con la Festa dedicata alla Santa

Di Marco Rullo
Torna dal 4 al 13 luglio 2023 ad Arzano “La Festa di Santa Giustina”, una kermesse simbolica per la comunità arzanese, di cui rappresenta l’identità, concentrando cultura, fede, tradizione e aggregando i suoi fedeli, così da alimentare lo stretto legame del popolo. Con il sostegno del Comune di Arzano la Festa della Santa, che è compatrona della Città con Sant’Agrippino, è organizzata dalla ProLoco ArzaNostra Aps e dalla chiesa S.Agrippino. Partecipano in qualità di partner l’IIS Don Geremia Piscopo, il Liceo Giordano Bruno, la Mktg Culturale – AbaNa Accademia delle Belle Arti e la compagnia teatrale “Arzano in Palcoscenico”.

Di seguito l’intervista all’organizzatore delegato ProLoco ArzaNostra Aps, Andrea Bianco.

Si parla di valorizzare il patrimonio storico, civile, religioso e culturale di Arzano, aumentare il senso di appartenenza alla comunità, attraverso un vero e proprio progetto sistemico dalla forte valenza socio-culturale, che riporterà a nuova vita “La Festa di Santa Giustina”. Nello specifico, in cosa consiste questo progetto?

Per sistemico intendiamo un progetto composto da attività artistiche, culturali e formative atte al recupero della tradizione e della memoria che coinvolga la comunità a vari livelli, ovvero territoriale, istituzionale e generazionale. Ad esempio la mostra fotografica in onore della Santa, sarà esposta mensilmente nelle scuole e nelle chiese del territorio. Per il prossimo anno si è pensato a parate teatrali che possano partire dalle chiese in giorni diversi. Allo stesso tempo prevediamo come già da quest’anno laboratori formativi e teatrali con il coinvolgimento delle Istituzioni scolastiche ed ecclesiastiche, quindi con la partecipazione di cittadini e studenti di ogni età.

Secondo la leggenda, a seguito dell’uccisione della Santa, durante il trasporto del carro con il corpo da Trieste alla Sicilia, dove doveva essere deposta, i buoi, giunti ad Arzano, si sarebbero rifiutati di proseguire. Da quel momento Giustina viene considerata la santa protettrice di Arzano, come è praticato il suo culto e perché è così radicato nel popolo arzanese?

Come ha spiegato il prof. Giovanni Bevilacqua durante la presentazione della Mostra fotografica da lui curata, il culto di Santa Giustina prende vita in una fase di estrema povertà e difficoltà della comunità arzanese in cui si aveva il forte bisogno di sentire e vedere un segno divino, Santa Giustina fu questo segno e da allora si è creato un rapporto indissolubile.

Chi è stato coinvolto nella rappresentazione della Tragedia, e chi vi assisterà cosa si aspetta o deve aspettarsi da quest’ultima?

Sono stati coinvolti piccoli, giovani e adulti capitanati dalla filodrammatica “Arzano in palcoscenico” per la regia Marialuisa Ambrosino. Già le prove generali con tanti attori e figuranti, tutti volontari, hanno testimoniato un’esperienza teatrale di grande spontaneità e aggregazione sociale. Il pubblico assisterà ad un allestimento storico e religioso imponente. Gli arzanesi troveranno qualcosa in più, negli attori troveranno la propria famiglia, quella storica soprattutto, dove personaggi e interpreti saranno il passato e il presente che si uniscono in un ricordo emozionante.
Inoltre il pubblico vedrà i germogli di un tipo di teatro a cui aspiriamo, un teatro popolare, sociale, di massa, di “baratto culturale”, dove lo stile delle rievocazioni storiche e tradizionali (penso anche alla Tragedia dell’Annunziata, al Volo dell’Angelo) dovranno essere la base dell’ “educazione alla teatralità” e di produzioni creative e innovative.

Qual è il messaggio contemporaneo che lascia Santa Giustina alle donne arzanesi, e non solo?

La giovane Giustina è un esempio di libertà e sacrificio di grande valore, il messaggio per le donne è semplice: lottate per ciò che amate veramente, perché solo l’amore ci rende liberi, una libertà da difendere ad ogni costo.

Perché secondo lei il popolo sembra più legato a Santa Giustina che alla figura di Sant’Agrippino, compatrono nella stessa città?

In verità entrambi non godono di ottima salute, come in generale i culti e le tradizioni arzanesi, se pensiamo che l’ultima rappresentazione della Tragedia risale al 2013. La Festa di Santa Giustina, così com’è stata progettata dalla Proloco ArzaNostra ha avuto riscontri positivi da Università, Istituti scolastici, Imprese, Enti Territoriali e cittadinanza. Pertanto a mio avviso, rappresenta un modello organizzativo e di produzione culturale che può essere sicuramente il centro di gravità per raggiungere ulteriori obiettivi: la promozione delle tradizioni, il rilancio dell’immagine e il recupero dell’identità del territorio.

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