SOMMA VESUVIANA. Falso stato di avanzamento dei lavori per il recupero di una chiesa del 1300. Carabinieri notificano 6 misure cautelari dal sindaco Pasquale Piccolo a cinque funzionari del Comune.
Una vera e propria bufera ha sconvolto l’Ente comunale questa mattina. Tra gli indagati spicca il nome del primo cittadino, Pasquale Piccolo, la cui misura cautelare nei suoi confronti lo vede con obbligo di dimora all’esterno del territorio di Somma Vesuviana, per gli altri diverse misure tra cui l’interdizione dai pubblici uffici a quella del divieto di esercizio della professione fino a diversa disposizione.
I carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure alternative alla detenzione emessa dal Gip di Nola, su richiesta della locale Procura, a carico di sei persone ritenute responsabili di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Nel corso di indagini dei militari della Compagnia di Castello di Cisterna e dalla stazione di Somma Vesuviana è stato accertato che durante i lavori di recupero del complesso monumentale di San Domenico (un edificio religioso costruito nel 1294 dal Re Carlo II D’Angiò) 3 direttori dei lavori e 3 esponenti della locale amministrazione comunale – V.V., A.P., M.M.,, V.M., G.E. – avevano falsamente attestato lo stato d’avanzamento dei lavori per ottenere l’erogazione di 1.200.000 euro di fondi europei.

Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.