SOMMA VESUVIANA. L’associazione “La Paranza” laboratorio di Musica Cultura e Tradizioni Popolari fondato da Giovanni Coffarelli ha definitivamente cessato la sua attività e la struttura sta per essere smantellata.
L’atelier di Giovanni Coffarelli, sito in via Gino Auriemma, nei locali a piano terra del Convento dei Padri Trinitari, ultimo cantore del folk vesuviano, non c’è più.
Non si sa quale destinazione avranno i locali che con tanto amore Giovanni aveva ristrutturato e attrezzato come scuola-laboratorio di musica e canti popolari. Prima della sua scomparsa numerosi corsi erano stati tenuti dall’ Associazione con la partecipazione delle scolaresche dei comuni limitrofi, seminari sulla musica e la cultura contadina con l’intervento di eminenti studiosi di etnomusicologia.
Un piccolo palcoscenico, poche file di sedie e panche, tanti strumenti musicali della tradizione agreste alle pareti, tammorre scetavaiasse, putipù, insieme alle immagini della Vergine del Castello, oltre a una copiosa documentazione fotografica del maestro ritratto durante le sue tournée in tutto il mondo quale ambasciatore del folk vesuviano.
Tante le foto di artisti e personalità di rilievo del mondo della musica e della cultura, giunti a Somma nel laboratorio di Giovanni: Il Maestro Roberto De Simone, Beppe Barra, Lina Sastri, Fausta Vetere, Eugenio Bennato, gli antropologi Anna Lomax, Ginette Herry, Paolo Apolito, Giovanni Pizza e tanti altri.
Con il nuovo anno si cancella così uno spaccato di cultura vesuviana, storica e visiva, scompare un pezzo di storia del “borgo” e si affievolisce il ricordo di Giovanni e della sua grande voce, un uomo semplice che tanto aveva cantato e amato la sua terra e le sue tradizioni.
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