venerdì 26 Aprile 2024
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A S.Anastasia incontro Interreligioso: “In Nome di DIO…”

SANT’ANASTASIA. La Pro Loco dell’Arco – Sant’Anastasia invita tutta la cittadinanza all’incontro interreligioso “In nome di DIO…”, che si svolgerà venerdì 8 aprile alle 18,00 presso il Centro Studi per la Religiosità Popolare Arco, in Via Arco a Sant’Anastasia (NA).

Sarà un momento di riflessione sulle religioni perché crediamo che il pluralismo religioso non possa essere causa di divisioni e di guerre, ma debba contribuire a costruire la fraternità e la pace nel mondo.
“Dopo i tristi episodi di Bruxelles, di Parigi e del Pakistan, abbiamo pensato che quest’iniziativa potesse servire da stimolo a comprendere meglio questo difficile momento storico in cui si fa la guerra sotto il nome di culture e religioni diverse” – afferma Ciro Fiore, presidente della Pro Loco dell’Arco – Sant’Anastasia, che continua: “Il vero dialogo nasce dalla conoscenza e le grandi religioni hanno il dovere di cooperare tra loro, perché proprio la conoscenza e il confronto possono essere il primo passo per far cadere pregiudizi e paure”.
Relatori dell’incontro saranno:
– Gianpaolo Pagano OP, Dottore in Sacra Scrittura, studioso in Letteratura profetica;
– l’Imam Nasser Hidouri, Imam di San Marcellino;
– Francesco Villano, Presidente dell’Associazione Amicizia Ebraico Cristiana di Napoli;
– Diana Pezza Borrelli, esponente del Movimento dei Focolari per il dialogo interreligioso.
Modera l’avvocato Gioacchino Abete della Pro Loco dell’Arco – Sant’Anastasia.
Una accanto all’altra, le grandi religioni cercano una strada assieme, levando lo sguardo sul mondo e sulle sofferenze degli uomini e delle donne di questo tempo.
È un pellegrinaggio comune, compiuto nel rispetto delle differenze ma con il desiderio di convergere con pazienza verso l’amicizia e l’amore vicendevole.
Tale dialogo rafforza le chiese e le religioni davanti al pericolo costante di rassegnarsi all’intolleranza e alla divisione.
Dialogo tra le chiese e tra le religioni non significa perdita di identità né cedimento a un facile sincretismo: al contrario, senza confusione ma senza separazione, il dialogo risponde alle profonde ragioni dell’amore. Il dialogo è un’arte di vivere nel nostro mondo frammentato e dispersivo. L’amicizia tra i credenti deve resistere alle ovvie difficoltà e alle differenze, nella consapevolezza che non c’è alternativa al dialogo, e divenire così polo di attrazione per tutti coloro che cercano un mondo più giusto e più umano.

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