sabato 27 Aprile 2024
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Parco del Vesuvio. Vertice in Prefettura sul rischio dissesto idrogeologico

Vertice in Prefettura sul rischio dissesto idrogeologico nell’area vesuviana. Casillo: “Pronti a supportare i Comuni e finanziare interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio”.

NAPOLI – Si è tenuta oggi la riunione del tavolo istituzionale voluto dal Prefetto di Napoli dott.ssa Carmela Pagano nel  corso dell’emergenza incendi del luglio scorso. All’ordine del giorno il tema dei rischi legati al dissesto idrogeologico nell’area vesuviana. Presenti i sindaci dei tredici comuni appartenenti alla Comunitàà del Parco Nazionale del Vesuvio, i rappresentanti di Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli, Forze dell’Ordine e il Presidente dell’Ente Parco Agostino Casillo.

L’incontro ha posto al centro  l’aumento dei i fattori di rischio sui territori dei Comuni che si estendono sul perimetro del Somma – Vesuvio, in seguito agli incendi che nel luglio scorso hanno interessato una vasta area del Parco Nazionale del Vesuvio.

Tutte la parti intervenute hanno evidenziato la necessità di rafforzare il monitoraggio delle aree maggiormente interessate dal rischio di dissesto idrogeologico. In particolare, l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio si è fatto promotore di un piano che includa una mappatura delle aree di rischio al fine di avviare più interventi mirati alla messa in sicurezza del territorio.

“L’Ente Parco farà la propria parte, mettendo in campo risorse finanziarie immediatamente disponibili per supportare i Comuni del Parco.” – ha dichiarato il presidente Agostino Casillo. “Crediamo sia necessario elaborare nell’immediato progetti di prima messa in sicurezza delle zone critiche ma per farlo c’è bisogno della collaborazione dei Comuni affinché la nostra risposta sia efficiente e operativa da subito. In particolare, chiediamo ai sindaci di attivare i propri uffici tecnici al fine di trasmettere all’Ente Parco nel più breve tempo possibile progetti  che saranno valutati in via prioritaria e finanziati. Ovviamente gli interventi dovranno essere all’interno dell’area parco e progettati con tecniche di ingegneria naturalistica compatibili dal punto di vista ambientale”.

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