giovedì 2 Maggio 2024
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Fca Pomigliano, denunciata per repressione di genere nei confronti di 2 operaie

POMIGLIANO. La denuncia, con ricorso alla procedura d’urgenza prevista dall’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori ed azionabile dai soli sindacati, è stata presentata stamattina, alla Sezione Lavoro del Tribunale di Nola, dagli avv.ti Arcangelo Fele e Daniela Sodano dell’Ufficio legale del sindacato Slai cobas.


La vicenda è relativa alle tre ore di sciopero indette lo scorso 8 marzo dallo Slai cobas al reparto-confino
WCL distaccato a Nola dalla FCA di Pomigliano d’Arco ed alla partecipazione delle operaie all’assemblea
pubblica contestualmente organizzata dal Comitato Mogli Operai a Pomigliano in occasione della
ricorrenza internazionale della donna.
È evidente che i contenuti dell’ iniziativa dello scorso 8 marzo hanno “intensamente turbato” la Fiat/FCA
di Pomigliano per la diffusione di un inequivocabile messaggio pubblico diramato dalle operaie tramite una
vignetta autoprodotta e diffusa sul territorio in migliaia di copie con manifesti, locandine e volantini: un
deciso ‘calcione’ a Trump e Marchionne perché quando si abbassa la democrazia nei luoghi di lavoro si
abbassano anche i diritti sociali e quelli civili! (info su www.comitatomoglioperai.it )
Infatti, dopo appena 5 giorni dall’8 marzo, il lunedì successivo, i responsabili aziendali del WCL di Nola
modificavano inopinatamente e con evidente intento repressivo il calendario lavorativo di Antonietta
Abbate e Carmela Castiello (entrambe operaie Fiat/FCA con 27 anni di anzianità, iscritte a Slai cobas ed
aderenti al Comitato Mogli Operai di Pomigliano) esponendole a seri problemi relativi allo spostamento
casa-lavoro e familiari in conseguenza della inesistenza di qualsiasi servizio di trasporto pubblico o
aziendale servente l’unità produttiva di Nola e quindi tra la residenza delle lavoratrici ed il posto di lavoro.
Ancora più grave risulta il provvedimento aziendale nei confronti di Antonietta e Carmela in quanto in
questi anni l’azienda ha sempre adottato l’ di lavoratori automuniti con
quelli sprovvisti e/o impediti all’utilizzo di un proprio mezzo di trasporto. Ciò è evidenziato anche dallo
stesso Contratto Collettivo Specifico di Lavoro di FCA/CNHI che, all’art. 23, “Trasporti e Mobilità”,
testualmente recita: “E’ condivisa la volontà di riconoscere ampia attenzione ai problemi degli spostamenti
casa-lavoro che hanno rilevanti effetti sull’equilibrio complessivo del benessere del lavoratore e sulla
possibilità di conciliare esigenze e tempo di vita e di lavoro” !
Il ricorso, presentato stamattina al giudice del lavoro, sarà illustrato dall’avv. Arcangelo Fele nella
prossima Assemblea Operaia del 1° maggio a Pomigliano (Sala Convegni, Bar Vesuvio, h 10.30): una
iniziativa pubblica dei lavoratori tesa inoltre all’avvio della ‘difficile ricostruzione a tutto campo’ di
adeguate rappresentanze del movimento operaio (volutamente posto oggi da più parti ai ‘bordi del nulla’) e
dei lavoratori in generale, in uno con la necessità di cominciare a rompere le logiche di divisione
contrattuale, sociale e razziale indotte dalla consociazione politica e sindacale e dalle strumentalizzazioni
propagandistiche ad uso elettorale delle cosiddette formazioni populiste e dell’antipolitica.

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