mercoledì 29 Maggio 2024
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Antonio Masullo, avvocato e scrittore che recupera la Memoria dell’Olocausto

Nola. Avvocato e scrittore riesce a svolgere le due professioni ottenenendo buoni risultati in entrambe, anche se é la scrittura la parte che più ci ha colpito di Masullo, professionista nolano, che da qualche tempo si sta dedicando allo studio e alla diffusione della Memoria dell’Olocausto.

Ci incuriosisce molto sapere come fa a conciliare la sua attività forense con quella di scrittore?

In molti, tanti mi pongono questa domanda a cui, sinceramente, non so mai rispondere. Credo sia frutto di una buona organizzazione e di tanta volontà e passione per quello che si fa. Sono innamorato del mio lavoro di avvocato, e al contempo, non riesco a vedermi lontano dalla divulgazione del Valore della Memoria, con i miei scritti.
L’avvocatura è stata la mia prima “chiamata”, la scrittura potrei considerarla la “chiamata nella chiamata”.
Entrambe costituiscono due pezzi fondamentali della mia personale identità, di uomo e di professionista. L’una non esclude l’altra, bensì insieme si completano e si fondono in un unico percorso esistenziale.
Fa parte della mia missione umana, ma soprattutto spirituale.

Qualche mese fa, nel gennaio 2023 per essere precisi, è partito il suo “Doppio Binario Tour”, tagliando il nastro di inizio dalla Libreria Esoterica di Milano, riscuotendo come sempre molta attenzione e considerazione; tour che l’ha vista girare l’Italia, sino a condurla ultimamente in una tappa nel Regno Unito a Londra. Ci racconta come è andata?

E’ andata davvero benissimo e sono davvero entusiasta di come si stia sviluppando questo progetto a cui tengo molto. I londinesi mi hanno accolto davvero con interesse e notevole cordialità, mostrando viva partecipazione alla tematica dell’Olocausto e dell’Esoterismo Nazista. Hanno acquistato entrambi i testi della Trilogia, chiedendomi notizie sull’uscita del terzo libro. La parentesi britannica mi ha dato modo di comprendere che con la volontà e la dedizione, la realizzazione di determinate aspettative diventa veramente possibile. Alla presentazione, tenutasi nella nota Pizzeria “DA MICHELE”, nel quartiere di Soho ad Old Compton Street 44, mi è stato chiesto dagli astanti la traduzione in inglese dei testi. Io credo che adesso i tempi siano davvero maturi per lanciare la trilogia al di fuori dei confini nazionali e dare l’opportunità all’Europa e all’Estero, di conoscere gli altri aspetti dell’Olocausto e del Nazismo esoterico. Non sarà facile, ma è possibile.

Con il primo testo “Shoah – La cintura del Male” è stato in Senato nel novembre 2019 e in Parlamento Europeo nel febbraio 2020, prima dello scoppio della pandemia da Covid 19; quali riscontri invece ha avuto col secondo testo della Trilogia, incentrato sulla figura della Principessa Mafalda di Savoia?

Quello su Mafalda è un testo delicato, e maggiormente spirituale rispetto al primo. Vengono delineati i tratti di una donna, che seppur di origini reali, si adegua al suo stato di deportata, lasciando emergere un animo nobile, umile e determinato, nonostante le avversità del caso.
Il più bel riscontro ottenuto in merito a questo testo, afferisce alle missive che mi hanno inviato i Principi Vittorio Emanuele e Filiberto di Savoia, ringraziandomi per quanto scritto in relazione alla personalità di Mafalda e al contributo apportato al valore della sua memoria personale.
Non una principessa di palazzo quindi, ma una vera e propria regina dei cuori del Popolo.
L’impresa ardua, per me adesso, sta nel portare a compimento l’ultimo libro della Trilogia.

Ha appena menzionato l’ultimo testo della trilogia appunto, che da quanto possiamo apprendere è in itinere, ci può anticipare qualcosa?

Il terzo libro è in dirittura di arrivo. Mi mancano pochi capitoli per il termine della sua stesura. E’ un lavoro molto delicato, in quanto il personaggio centrale, la medium nazista Maria Orsic non è una figura semplice, bensì a caratteri tortuosi e enigmatici. E’ un testo che tenterà di dare qualche spiegazione in più al fenomeno del Nazismo in chiave esoterica, integrando maggiormente la Mistica Nazista e ulteriori spunti di carattere storico e storiografico.
Il Nazismo, se si vuole comprenderlo e studiarlo approfonditamente, lo si deve analizzare a 360°, guardandolo come un fenomeno culturale e non soltanto storico o storiografico.
La Storia, essendo una scienza, giustamente ha i propri dogmi da far rispettare e a cui tutti dobbiamo ancorarci durante lo studio, ma non si può tralasciare l’analisi della Mistica Nazista, che da ulteriori tasselli per comprendere e capire, quanto di irrisolto e incompiuto le generazioni precedenti ci hanno edulcoratamente tramandato.
Siamo ancora tutti in cammino per capirci qualcosa in più, di ciò che è stato ed è realmente accaduto e che purtroppo si discosta da quanto raccontatoci.

Si deduce che il Doppio Binario Tour sia terminato, in attesa dell’uscita del terzo testo?

In realtà non è ancora concluso. Abbiamo inserito in programma una tappa in ottobre a Berlino. Ma non sarà soltanto un viaggio per questa importante presentazione nella capitale tedesca, bensì sarà l’occasione giusta per visitare personalmente il Castello di Wewelsburg, in Renania, dove appunto venivano effettuati dei riti esoterici da medium, le cosiddette Vril Damen capitanate da Maria Orsic e approdare per la prima volta nella mia vita ad Auschwitz – Birkenau!
Ho delle idee lavorative in merito a questo viaggio che intraprenderò in ottobre appunto, e spero di dare buoni esiti al mio pubblico lettore che mi segue ormai da anni.
Non escludo inoltre, che a parte Berlino, possa esserci una tappa nella nostra Capitale.

Nel maggio scorso, nell’ambito del Premio Letterario Internazionale “Scriptura” ha ricevuto il riconoscimento di Divulgatore del Valore della Memoria. Questo che la spinge a continuare su questo “binario”?

Il premio “Scriptura” mi ha dato modo di meditare sul valore del cammino che ho intrapreso anni fa in questa tematica. Ne sono stato felice e entusiasta, e davvero non me lo aspettavo; ma quello che tutt’ora mi spinge a continuare, è la voglia di capire maggiormente quello che è accaduto meno di cento anni fa e di cui ancora oggi, noi tutti paghiamo il tributo storico!

Quest’anno lei è stato autore anche di uno spettacolo teatrale dal titolo Binario 21 – La Memoria, la Storia e il tentato Oblio, a cui ha affidato la regia al noto attore vesuviano Gianni Sallustro. Ce lo racconta?

Binario 21, il Teatro e Gianni Sallustro e gli attori della sua Accademia di Cinema e Teatro, mi hanno fatto scoprire un nuovo lato artistico di me, che arriva con maggiore velocità e incisività alla gente, al pubblico. La performance teatrale non è risultato soltanto un esperimento episodico, bensì ha avuto seguito nella cittadina di Sant’Antimo nel febbraio 2023 e in aprile è stata poi ripresentata sempre al TIN di Napoli, ma in forma privata per alcuni Istituti Scolastici del territorio vesuviano.
Davvero posso dire di aver fatto un bel carico di energia e vibrazioni alte.

Ci sarà un altro “Binario 21” nel prossimo palinsesto teatrale per l’anno 2023/24?

Posso anticipare che ci sarà una nuova performance teatrale per il prossimo anno, che avrà inizio nella settimana della Memoria, quindi gennaio 2024, sempre al TIN di Napoli e sempre con l’ausilio e la collaborazione di Gianni Sallustro e l’insostituibile architetto Marcello Radano che curerà l’aspetto tecnico.
Si tratta di un nuovo progetto teatrale a cui stiamo lavorando già da adesso, e che dire, incrociamo le dita.

Siamo giunti anche noi alla fine di questa “chiacchierata virtuale”, dalla quale abbiamo percepito entusiasmo, energia e volontà di fare: c’è qualcosa in particolare che vorrebbe dire per salutare i nostri lettori?

Nel ringraziarli virtualmente uno a uno, e so che sono davvero in tanti, chiedo loro di non stancarsi mai di sostenermi e di farmi sentire il loro calore in queste nuove avventure letterarie e artistiche, che cercherò di portare a compimento con tutto me stesso, sia sotto l’aspetto umano che spirituale.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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