SOMMA VESUVIANA. Ad ottobre fu arrestato perchè coinvolto in una inchiesta su appalti e tangenti che riguardava il municipio di San Giorgio a Cremano, da allora Giuseppe Catauro, 41 anni di Casalnuovo di Napoli, responsabile dei Lavori Pubblici (nominato dall’attuale amministrazione a giugno scorso) non è più ai domiciliari ma ha l’obbligo di dimora nel suo Comune di residenza e dunque a lavorare non ci può venire.
Da allora ha continuato a prendere uno stipendio, seppur minimo di 914 euro lordi pari a 616 euro netti senza far nulla. Una situazione che non è passata inosservata, su di lui ben due interrogazioni presentate dai consiglieri comunali di Forza Italia, chiarezza sulla vicenda aveva chiesto anche il Pd e l’argomento fu discusso in un consiglio comunale a porte chiuse. L’Amministrazione guidata dal sindaco Pasquale Piccolo non si è preoccupata di rescindere il contratto, eppure le valide ragioni giuridiche per farlo c’erano a partire dall’arresto per finire con l’impossibilità reale a svolgere le mansioni per cui era stato assunto. Sono passati 4 mesi e ora qualcosina sembra muoversi. Qualche consigliere della maggioranza da un po’ di tempo ha cominciato a “scalpitare” per questa ingiustizia e sembra che l’ufficio Personale del Comune stia preparando gli atti propedeutici alla rescissione. Nelle ultime riunioni per stabilire le linee di governo alcuni esponenti della stessa maggioranza hanno manifestato le loro perplessità per come si stava gestendo la situazione, chiedendo al sindaco di prendere provvedimenti immediati. Si faceva notare che la cosa “oltre ad essere politicamente ingestibile era oltremodo squalificante per tutta la maggioranza”. E in tempi di crisi in cui molte famiglie non riescono ad arrivare a fine mese non ci si è dimenticati della questione stipendio, grave che l’Ente continuasse a pagare il dirigente proprio perchè non gli era dovuto.
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