venerdì 3 Maggio 2024
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Bando per categorie protette, il Comune esclude testimone di giustizia

SOMMA VESUVIANA. Un bando per categorie protette che esclude un testimone di giustizia. Accade a Somma Vesuviana e a raccontare quanto è accaduto è proprio chi ha subito questa discriminazione, Gennaro Ciliberto.
La questione riguarda la determina n 711 pubblicata in Albo pretorio, nella quale l’ente bandiva una selezione per l’assunzione per aventi diritto alla legge 68/99, al punto due della determina veniva ben descritto che anche i testimoni di giustizia hanno pari diritti come coloro iscritti al collocamento mirato.
“A quel punto ho inviato una Pec per partecipare al colloquio per l’assunzione specificando la residenza il collocamento mirato e lo status di testimone di giustizia riconosciuto in merito alla legge 45/2001 ministero dell’interno”, racconta Ciliberto, “Ricevevo Pec a firma del Dott. Ferraro che mi escludeva poiché il collocamento mirato regione Campania comunicava che il sottoscritto non era nell’elenco, subito rispondevo con Pec al Dott Ferraro in conoscenza al Sindaco DI Sarno e al segretario generale specificando che sono residente a Perugia e quindi iscritto al collocamento mirato Umbria (già comunicato all’atto della domanda) e che inoltre avevo il requisito di testimone di giustizia e chiedevo in autotutela l’annullamento dell’esclusione.
In risposta il Dott. Ferraro dirigente del Comune di Somma Vesuviana rispondeva che l’annullamento doveva essere effettuato dall’ufficio categorie protette Regione Campania, rispondevo al Dott. Ferraro che non è possibile per un ente pubblico che ha emanato la determina delegare altro ente affinché provveda”. A quel punto viene coinvolta la Regione che spiega che il bando riguarda il Comune ma che “i testimoni di giustizia hanno il diritto acquisito ad accedere quale categoria protetta e che “il DOTT. Ferraro avrebbe sicuramente preso in considerazione la risoluzione della problematica”. Il comportamento del dirigente del Comune sembrerebbe voler volutamente escludere Ciliberto, almeno lui su questo aspetto ritorna. “La questione è non solo la non applicazione della legge”, spiega il diretto interessato, “ma anche una sorte di discriminazione nei confronti del testimone di giustizia, vede consigliere in Italia di Testimoni di giustizia riconosciuti dalla commissione centrale ex art 10 presso il ministero dell’interno e ammessi allo speciale programma di protezione su contano circa 120 unità su una popolazione di 60 milioni di Italiani.
A Somma Vesuviana territorio tristemente attaccato dalla camorra non ci sono altri testimoni di giustizia, come nemmeno nei paesi limitrofi, non ho mai ricevuto alcun apprezzamento dalla politica e sono cittadino Sommese, ho ricevuto premi internazionali il mio percorso è stato oggetto di tesi universitarie, la mia vicenda da testimone di giustizia è scritta in due libri, certamente posso anche comprendere delle diversità di opinioni ma la legalità non ha colori politici e certamente non devo essere penalizzato in considerazione al mio status di testimone di giustizia”.

AGGIORNAMENTO IMPORTANTE

A proposito di questa vicenda abbiamo sentito il dirigente Franco Ferraro che ci comunica quanto segue: “Sto effettuando tutti i provvedimenti conseguenziali e gli atti così previsto dalla legge. La persona in questione non è esclusa in attesa delle comunicazioni che dovranno pervenire dagli organi sovracomunali e precisamente Ministero Grazie Giustizia e e Ministero degli Interni. Ma poi, come potrei io che sono stato nominato sovraordinato nelle commissioni per le infiltrazioni camorristiche eliminare un testimone di giustizia?”.

NUOVO AGGIORNAMENTO

Diritto di Replica
Pregiatissima Dott. Bellini Le scrivo poiché ho letto la dichiarazione del Dott. Ferraro funzionario del Comune di Somma Vesuviana, purtroppo alla data odierna è visti gli atti a me inviati e per conoscenza al Dott. Esposito dirigente Uff. Collocamento Mirato Regione Campania, le ripeto ciò che è dichiarato dal Ferraro è falso almeno sino alle ore 12.11 del 18/3/2021 al momento resto escluso e quindi non potrò partecipare alle selezioni, le comunico che ho già inoltrato un esposto all’autorità giudiziaria e una riservata al Ministero dell’interno competente in materia di testimoni di giustizia, in tutto questo mi rammarica il silenzio del primo cittadino Di Sarno che è anche assessore alla legalità.
Con la preghiera di pubblicazione

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