giovedì 16 Maggio 2024
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Caserta: soliderietà all’imprenditore De Stefano

CASERTA. Il sindaco di San Felice a Cancello Pasquale De Lucia, presidente del Consiglio Provinciale di Caserta, interviene sulla triste vicenda che ha visto come protagonista un suo concittadino, il giovane imprenditore edile Giuseppe De Stefano (frazione Polvica), titolare di una impresa che opera nel settore dei Lavori pubblici in tutta Italia. De Stefano, nel 2003, con la sua ditta ‘De.Gi Marmi’ fu vincitore dell’appalto pubblico per il rifacimento dei cippi nello storico cimitero del Vajont (monumento nazionale), un’opera che fu puntualmente consegnata l’anno successivo al Comune di Longarone in provincia di Belluno. A metà dicembre 2007, ben tre anni dopo, una giornalista milanese, Lucia Vastano, che in passato ha scritto un libro sul ‘dopo Vajont’, intervenuta in un convegno della Cisl, ha posto il seguente interrogativo: “Come è possibile che la gara per i lavori al cimitero delle vittime del Vajont di Fortogna sia stata vinta da un’impresa di San Felice a Cancello, una delle zone della Provincia di Caserta a più alta densità camorristica? Come è possibile che una ditta di Caserta, messa in piedi per l’occasione, il cui titolare era un giovane di 23 anni, senza alcuna esperienza e lavoro alle spalle, sia stata capace di proporre un ribasso talmente forte da battere ogni altra impresa bellunese?”.
Per la cronaca l’imprenditore De Stefano opera nel settore sulle orme del padre, che svolge questo lavoro dal 1965, ed ha già provveduto a sporgere querela per diffamazione, riferendosi ad un articolo pubblicato in prima pagina sul Gazzettino di Belluno, il giorno successivo le dichiarazioni della giornalista Vastano, precisamente lo scorso 15 dicembre. De Stefano a sua volta ha anche incassato la solidarietà del Comune di Longarone. Il sindaco De Lucia ha dichiarato: “ E’ stata offesa la dignità non solo dei residenti di San Felice a Cancello ma di tutta la Provincia di Caserta ed il sottoscritto si sente in dovere di intervenire non solo nella sua qualità di sindaco ma anche di quella di presidente dell’Assise provinciale. Mi stupisco davvero che una giornalista così esperta, autrice di inchieste e libri importanti, inviata di guerra in Libano, possa scendere così in basso dimostrando che il razzismo nei confronti del meridione è una piaga ancora troppo grande nella nostra società. Conosco Giuseppe De Stefano da diverso tempo, opera con una ditta rinomata, dove lavorano persone serie e che conoscono il mestiere. Non si può fare di tutta un’erba un fascio, non si può giudicare un onesto imprenditore quando non si conoscono i fatti, quando non si sa che questa persona è stata vittima di un attentato dinamitardo presso la sua abitazione, appena un anno fa, proprio perché con coraggio aveva denunciato i suoi estorsori. Da casertano devo dire che sono orgoglioso del lavoro che producono tanti nostri imprenditori onesti in tutta la Penisola. Mi aspetterei come minimo da parte della giornalista almeno una rettifica pubblica ed un biglietto di scuse al nostro amico De Stefano, a tutti i miei concittadini di San Felice a Cancello e a tutti i residenti della nostra amata ‘Terra di Lavoro’.

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