OTTAVIANO. Non è andato giù al sindaco Luca Capasso il comunicato dell’opposizione che sulla chiusura dello Sportello Gori parla di “ennesimo scippo alla città”, e non le manda a dire. Ma sul suo profilo Facebook parla di un loro “intervento sgangherato”.
“Sono sinceramente imbarazzato dal dover commentare lo sgangherato intervento dell’opposizione a proposito della chiusura dello sportello Gori”, scrive Capasso, “Sono riusciti a mettere insieme demagogia e incompetenza. Qualcuno parla di promesse mancate: questo qualcuno dovrebbe informarsi meglio, verificare tutte le carte, studiare. Insomma: dovrebbe fare l’opposizione, che è cosa ben diversa dal trastullarsi coi social. Anche a me piace dialogare coi cittadini su Facebook, poi però faccio anche altro: lavoro e mi impegno per la città. In ogni caso, rispondere a tante sciocchezze mi fa quasi sorridere. Ricapitolando: un’autorità nazionale (non comunale, ma nemmeno regionale, dove pure ora ci sono gli amichetti della minoranza) chiude lo sportello Gori e l’amministrazione comunale ne riapre subito un altro, nei locali del Comune. Una risposta istantanea, una soluzione immediata al disagio, un intervento concreto: non mi aspettavo applausi, per carità, ma nemmeno fischi così ridicoli. A pensarci bene, ridicolo è l’aggettivo che meglio qualifica certe sortite”. Ha risposto al primo cittadino, la consigliera Rossella Autorino. “Con dispiacere leggo il commento del primo cittadino a quanto dichiarato, dal mio capogruppo dell’opposizione, Andrea Nocerino, alla carta stampata (e non ai social) in merito alla soppressione dello sportello Gori, operativo per l’utenza cittadina per l’intera settimana”, ha scritto la Autorino, “L’opposizione ha legittimamente rilevato l’ennesima delocalizzazione di un servizio estremamente utile alla cittadinanza; ha legittimamente rilevato che nei sei mesi dalla delibera di soppressione dello sportello non si è manifestato alcun intervento dell’Amministrazione utile ad evitare la soppressione.
Non vi è chi non colga la differenza tra una legittima, doverosa e circostanziata critica politica e una demagogica e strumentale elusione di domande alle quali l’Amministrazione ha l’obbligo di rispondere nel merito anziché soffermarsi (in modo pretestuosamente e gratuitamente offensivo) sul metodo comunicativo di chi ha il dovere, SEMPRE, per il ruolo attribuitogli dai cittadini, di informare e sollecitare risposte e spiegazioni diverse, purtroppo, da quelle ricevute sull’argomento”.
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