lunedì 17 Giugno 2024
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Dal teatro alla poesia, intervista all’artista Niko Mucci

Intervista a Niko Mucci artista poliedrico, dal teatro alla musica popolare approda alla poesia. Videointervista

In una tiepida mattina di ottobre, dove il vento trascina le prime foglie ingiallite e i raggi del sole arrivano a carezzare i nostri volti, incontro il grande artista Niko Mucci. Ritrovarsi dopo questi due anni di lontananza, per gli effetti dell’emergenza sanitaria, è stato un viatico per le nostre anime, così vicine perché condividono un’amicizia che va oltre lo spazio e il tempo. Chi è Niko Mucci? Attore, regista, musicista, con un grande cuore di poeta dell’anima e dell’amore. Nella mia prefazione del suo libro di poesia “Il vento al guinzaglio”, edito da Argento Vivo Edizioni, anno 2019, scrivevo :”Niko Mucci non scrive poesia; Niko è poesia che trascrive la sua anima. Il suo sentire e il suo interagire con la vita è poesia…I versi di Niko hanno il pregio di arrivare al cuore dei lettori, e di trasformarsi in note che fanno vibrare le corde dell’anima . Non stanca la sua poesia, anzi, non si finisce di dissetarsi alla sua fonte, perché in essa vi è impressa la vita, le sue memorie, l’amore, la resa che non è vile, il dolore che lascia notti insonni, i sogni ancora da realizzare.” Quando ci si trova di fronte ai suoi occhi verdi e al suo sorriso, con la spontaneità del parlare scandito da rime, che fanno di ogni frase, anche la più banale, un sonetto poetico,non si può non riconoscere la sua splendida unicità. “Lettere mai spedite” – Aletti Editore, 2021, questo è il titolo del suo recente lavoro poetico, che rappresenta tutto ciò che è rimasto chiuso nel cassetto del cuore: “parole mai espresse, sentimenti non pronunciati, riflessioni rimaste in punta di penna”. Di questo titolo, così particolare, l’autore spiega nella sua prefazione: “Il titolo che lega gli scritti di questo libro è determinato dall’essere quasi tutte delle lettere scritte e per mancanza di coraggio o inutilità, mai immaginato di spedire, mandare, consegnare, quindi “Lettere mai spedite”  rimaste sulla pagina e mandate in volo, come se potessero da sole trovare la destinazione o come se potessero avere una vita propria e decidere altre destinazioni e divenire da messaggi privati, qualcosa di leggibile emotivamente da chiunque cerchi di entrare in empatia con la mia scrittura”. Infine aggiunge: “Quello che chiedo rispettosamente e che suggerisco al gentile lettore è di non cercare nei versi l’autore e la sua storia più o meno conosciuta, ma al contrario di cercare se stessi nei versi, è così che la poesia, da espressione individuale, diviene opera collettiva da condividere.”

Ci sarà a breve un grande ritorno sul palco, vero?

Sì, il prossimo è la ripresa post pandemia di uno spettacolo che sta superando le 140 repliche, con successo di pubblico e critica,   “Sigmund e Carlo “; in scena Marx e Freud sopravvissuti alla loro storia  e in competizione per il possesso di  una panchina, base per una loro missione apparentemente evidente, ma che si rivelerà solo nel finale liberandosi di ogni equivoco. Per tutto lo spettacolo i due pensatori litigano spesso e lo fanno in modo esilarante con i linguaggi della psicanalisi e della filosofia politica, sino a trovare una base di accordo finale. Si tratta di uno spettacolo divertente e profondo allo stesso tempo, che mette in scena il crollo delle ideologie del 900  e una riflessione sul senso della responsabilità collettiva. Ci ospita il  “teatro 99 posti” di Mercogliano, domenica 5 dicembre alle ore 18,30″

Per info e prenotazioni chiamare al numero del  teatro  3485144339

Il libro “Lettere mai spedite” è acquistabile, invece, previa ordinazione presso qualsiasi libreria

disponibile anche in versione e-book

https://www.ibs.it/lettere-mai-spedite-libro-niko-mucci/e/9788859173595

 

 

 

 

 

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