SOMMA VESUVIANA. Un consiglio comunale “caldo” non tanto per i temi trattati quanto per le dichiarazioni e gli atteggiamenti della maggioranza consiliare.
Il primo “no” ampiamente criticato dal pubblico e poi dai consiglieri comunali del Pd e di Forza Italia è stata la decisione di non permettere al Movimento 5 stelle di riprendere la seduta consiliare (come era invece accaduto alla prima assise), poi la comunicazione delle linee programmatiche da parte del sindaco Pasquale Piccolo e i commenti di alcuni consiglieri comunali di maggioranza che hanno voluto sottolineare le “pecche” e gli errori dell’amministrazione Allocca ed infine la decisione di non discutere della possibilità di costituire gruppi consiliari con un solo componente (purchè eletto nella stessa lista) e poi non discusso durante la seduta (seppur concordato nella riunione di preconsiglio) questo ha mandato su tutte le furie Forza Italia ed i sei consiglieri (Giuseppe Sommese, Giuseppe Di Palma, Lucia Di Pilato, Giandomenico Di Sarno, Antonio Granato e Salvatore Di Sarno) hanno deciso di abbandonare l’aula. “Ieri sera in consiglio comunale l’amministrazione Mocerino-Piccolo ha manifestato i suoi tratti caratteristici”, si legge in una nota diramata da Fi, “un livello di impreparazione indecente degli unici due o tre consiglieri che intervengono, il mutismo cronico dei più. Ed il predominio mascherato ma efficacissimo dell’Udc. Il tutto supervisionato da un sindaco ormai sempre più solo “portafascia” che esegue le indicazioni del puparo. Rispetto al primo consiglio comunale dove all’unanimità i consiglieri avevano dato parere favorevole, stavolta il presidente del consiglio cambia idea e applica un articolo del regolamento che vieta l’autorizzazione alle riprese video. Si affermano inesattezze gravi e dannose per la città. E su disposizione dell’Udc si rinvia un punto posto all’ordine del giorno dopo che lo stesso era stato fissato nella conferenza dei capigruppo. Il gruppo di Forza Italia, di fronte a questa vile prepotenza abbandona l’aula in segno di protesta. Il nostro progetto, le nostre idee, utili e costruttive per la nostra città saranno sempre vive e pronte a difendere l’interesse generale della collettività”.
Dure le dichiarazioni del capogruppo degli “azzurri” durante la seduta. “Non dovete permette che questa amministrazione poggi le sue basi su quello che non abbiamo potuto fare noi in passato”, ha affermato Giuseppe Sommese, “occorre uno scatto morale e politico, non ci si può accusare di aver rovinato la città soltanto perché abbiamo fatto scelte diverse alle ultime elezioni comunali. Quello che dovete fare per la città (rivolto alla maggioranza, ndr) è ben altro rispetto a quello che avete scritto nelle linee programmatiche. Occorre una seria politica di sviluppo del territorio, nuovo Puc, insediamenti produttivi, insediamenti commerciali, di questo abbiamo bisogno tutto il resto è noia come cantava Califano”. E poi sul punto da discutere ed invece rinviato: “Quello che si era detto durante la riunione dei capigruppo ha dimostrato che qualcuno è rimasto nascosto dietro la siepe preferendo rimangiarsi la parola. E’ strumentale il modo in cui hanno affrontato la questione, hanno preferito rimangiarsi la parola data e non possiamo accettarlo”.
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