giovedì 2 Maggio 2024
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Napoli. Il sindaco De Magistris su Facebook: “L’Italia in un tunnel senza uscita”

NAPOLI. Stamattina il sindaco Luigi Di Magistris scrive un lungo post su Facebook sull’attuale situazione politica del nostro paese.

“È davvero triste vedere il livello politico in cui sta precipitando il
nostro Paese e che rischia di condurre l’Italia in un tunnel senza uscita.
Una maggioranza parlamentare ed un governo che alimentano il loro
contratto, la loro alleanza, con il sentimento della paura, della
discriminazione, della caccia al nemico. Mai si era deliberatamente deciso
di far morire persone in mare (tra cui bambini e donne), con evidenti
responsabilità non solo politiche. Dopo decenni di politica travolta dalla
questione morale l’Italia ha bisogno di altro prima che sia troppo tardi.
Dopo anni di berlusconismo e renzismo, il bel voto fresco dato al M5S
lasciava intravedere la possibilità almeno in una svolta “nuovista”.
Macché. Si va a chiudere l’accordo con la Lega, il partito più vecchio
degli ultimi anni, un partito che ha fondato la sua storia sulla secessione
dell’Italia (per poi scoprirsi patriota), sull’odio nei confronti dei
meridionali (terroni da respingere), alleato di ferro, ancora oggi, di
Berlusconi, Dell’Utri, nonché camerati violenti del terzo millennio. Un
partito travolto da scandali gravissimi (il cui leader oggi guida le forze
della sicurezza del nostro Paese). Chi sperava in un voto per il
cambiamento vero constata il “merito” storico del M5S di aver “lavato e
riabilitato” politicamente Salvini, facendolo divenire maggioritario e, per
certi versi, presidente del consiglio di fatto (almeno così percepito
nell’agone mediatico). La prima e la seconda repubblica sono state travolte
dalla questione morale, Lega compresa, e forse il successo dei 5S nasce
anche da lì, ma anche la terza repubblica, almeno come la chiamano quelli
del “governo del cambiamento”, sinora appare travolta dalla questione
morale. Mentre il leader della Lega urla prima gli italiani, magistratura e
polizia giudiziaria danno la caccia ai 50 milioni di euro circa sottratti
dalla Lega agli italiani. Invidiabile coerenza della Lega guidata dal
ministro dell’interno: hanno pensato prima al partito (e sono gli stessi di
Roma ladrona). Per non parlare dell’inchiesta della Procura di Roma dove si
apprende di un noto imprenditore romano – ora in carcere – che avrebbe
pagato tutti i partiti e si apprende anche di un partito – il più “nuovo”
di tutti – che si sarebbe avvalso come superconsulente del presidente di
Acea, anche lui tratto in arresto. Prima i beni comuni urlano questi altri:
poi ti domandi come mai Napoli sia l’unica città italiana che ha attuato il
referendum sull’acqua pubblica (il nome dell’azienda non è Acea, ma abc:
acqua bene comune). Ed allora per cominciare davvero dalle persone – e non
più dagli F35 che anche questo governo continua a finanziare contrariamente
a quanto detto in campagna elettorale, mentre invece i Comuni collassano –
si deve costruire un’alternativa credibile, fondata in primo luogo su una
forte connessione umana. Il contratto Lega-5stelle è fondato su interessi.
Il contratto sociale dell’alternativa dal basso si deve, invece, fondare su
connessioni umane e sentimentali. La politica della paura e delle mura
porterà l’Italia in una situazione pericolosissima, ma l’opposizione non
può certo essere il cd. fronte repubblicano o il renzismo di ritorno,
oppure una certa sinistra inesorabilmente bocciata nelle elezioni.
L’alternativa politica, morale, sociale, culturale, economica, etica ed
umana si costruisce sui territori, con coloro i quali hanno lottato e
lottano per i beni comuni, con chi sta con le persone fragili, con chi
lotta per i diritti ed in particolare per il lavoro, per l’uguaglianza e
per la giustizia sociale, con chi lavora per dare forza e coesione al
Paese, con chi investe con competenza e passione per lo sviluppo umano e
delle comunità, con chi lotta davvero contro corruzioni e mafie, con chi
lavora per la difesa delle città, piccole e grandi. Unire diversità è
produrre anche forza politica, per un’Italia coesa nelle sue diversità,
valorizzando le autonomie. Purché lo si faccia con chi si è conquistato
credibilità con coerenza, con chi non si è compromesso, con chi ha
dimostrato che nel nostro Paese si può coniugare rivoluzione – come
effettiva rottura del sistema – ed affidabilità di governo. Per dare voce e
forza finalmente alle persone, tutte, senza gerarchie, con gli stessi
diritti e gli stessi doveri. Per un’Italia sicura perché riscopre orgoglio
ed entusiasmo, non perché alimenta paure per consolidare il potere di
pochi, con la solidarietà costruisci comunità sicure, con il rancore metti
in pericolo anche il Paese. Per dare forza decisiva a quelli che stanno
lottando per attuare la Costituzione e sono stanchi di resistere solamente.
È scoccata l’ora del contrattacco. Anche per Napoli, perché la città possa
vivere ancora meglio ed uscire dall’assedio finanziario e normativo che
impedisce di curare bisogni e realizzare diritti, per il nostro sud, per la
nostra Italia. Se saremo uniti, credibili, liberi, coraggiosi, forti e
pieni di passione il contrattacco non potrà che portare il Paese, un
giorno, fuori dal tunnel in cui sta precipitando: con ottimismo, visione,
concretezza e senza tradire. Noi ci siamo !”

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