martedì 14 Maggio 2024
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Ottaviano ricorda Luigi Carbone il poliziotto ucciso nel sequestro Cirillo

Ottaviano ricorda Luigi Carbone, il poliziotto ucciso  dalle brigate rosse durante il sequestro dell’assessore regionale Ciro Cirillo il 27 aprile 1981. Il sindaco Luca Capasso ha commentato così l’omaggio: «Alla presenza dei vertici della Polizia di Stato e di tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine, che ringrazio per il grande lavoro che fanno, oggi abbiamo commemorato la figura di Luigi Carbone, poliziotto ottavianese che 40 anni fa fu ucciso della Brigate Rosse durante il sequestro dell’assessore regionale Ciro Cirillo. Carbone fu vittima del dovere, trucidato mentre compiva il suo lavoro di Servitore dello Stato: il suo esempio resterà per sempre nel cuore e nella mente della comunità ottavianese. Voglio dire grazie a don Raffaele Rianna per la messa in ricordo di Luigi Carbone e, soprattutto, grazie ai familiari del poliziotto: il loro dolore composto e la custodia della memoria del nostro concittadino rappresentano un insegnamento per tutti noi”.

Dal discorso di don Raffaele Rianna

Oggi è il giorno di Luigi Carbone, un giorno di rinnovato dolore per la famiglia e per tutti noi. È questo giorno, però, che ci consente di fare memoria dell’uomo giusto ed onesto, del padre e del marito esemplare, del servitore dello Stato. Luigi Carbone è un esempio che rischiara la storia della nostra città di Ottaviano, di questa Comunità di San Gennarello e della nostra Italia. L’Italia fatta di uomini veri, come Lui, capaci di non sporcarsi le mani e la coscienza anche in un periodo rabbuiato da corruzione, soprusi e violenza cieca. La sua vita, unitamente a quella del giovane autista Mario Cancello, rappresenta un pezzo di storia che, siccome porta con sé il colore del sangue innocente, non può essere sottaciuta, accantonata, quasi fosse lontana da noi. La sua testimonianza non potrà mai essere cancellata, lo dobbiamo a lui e a tutti gli uomini e le donne che hanno messo la loro vita a servizio dello Stato. In ogni lacrima versata per una vita spezzata dalla violenza, dalla prevaricazione o dall’indifferenza, c’è sempre il fallimento di una società e, pertanto, è nostro dovere di cittadini e di cristiani fare memoria per combattere il male. Il male va combattuto con l’intelligenza di chi sa “fare il bene” e lo sa “fare bene”.Solo scoprendo e conoscendo il bene, si riesce a gettare luce sulle ombre del male. “Scegliere il bene” e “scegliere bene” non è facile se non si hanno gli umani strumenti per farlo. Quali sono questi strumenti? Il primo è proprio l’atto che oggi stiamo compiendo: ricordare, per consentire alle nuove generazioni, agli adulti di domani, che valori come l’onestà, il rispetto, la giustizia, non devono mai venire meno nella vita di ognuno di noi. Sono questi valori che diventano veri e propri semi di speranza per la nostra terra e per il futuro delle nuove generazioni. Tarli come l’indifferenza, l’omertà, l’egoismo, la violenza, l’arroganza non potranno mai generarne nulla di diverso dal male. Luigi Carbone oggi come ieri, ci insegna proprio questo. Sue furono le parole:  “L’educazione, l’istruzione e il rispetto reciproco difficilmente ti portano a sbagliare”. Proprio con queste sue parole in questo giorno noi ringraziamo il Signore per averci donato la testimonianza Luigi Carbone che seppe scegliere il bene.                    Carissimi Carmela, Patrizia e Antonio a voi e alla vostre famiglie la gratitudine di questa comunità unitamente al ricordo nella preghiera per vostra madre Maria, che cielo, insieme a papà continuano a vegliare su di voi.Alle autorità civili e militari presenti il saluto e il nostro grazie per tutto ciò che fanno per noi e per il bene della nostra comunità. Su tutti voi invochiamo la benedizione del Signore

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