Pomigliano. Caos nel consiglio comunale pomiglianese che è saltato per via dell’assenza della maggioranza. Dura la nota di Rinascita Pomigliano:
“Forse è una questione di sensibilità, forse è il valore che si dà al proprio ruolo di Consigliere Comunale, forse ancora l’onere che si sente ad essere un rappresentante eletto dai cittadini, ma ancora una volta siamo costretti a rimarcare la nostra distanza dalla questa Amministrazione.
Si tratta della seconda volta, in due anni, che la maggioranza del governo cittadino non si presenta, annullando di fatto il Consiglio Comunale.
Eppure, l’ordine del giorno previsto in discussione era particolarmente corposo e avrebbe chiarito molti aspetti importanti per i cittadini.
Ancora più vergognoso dell’assenza della maggioranza è il comportamento del Presidente del Consiglio, Salvatore Cioffi.
I Consigli Comunali, infatti (e purtroppo), non sono mai iniziati in orario, a causa dei tempi organizzativi e dell’accettabile ritardo dei partecipanti.
Oggi, casualmente, il Consiglio Comunale è iniziato con precisione alle 18:00.
Il consigliere di Rinascita, Antonio Avilio, proveniente da Roma (ovviamente a sue spese – oltre il danno, la beffa!) è stato segnato come “assente” per aver tardato di soli cinque minuti. Alla sua richiesta di essere segnato come presente (cosa che regolarmente avviene durante i Consigli Comunali), il Presidente Cioffi e la Segretaria hanno risposto negativamente, lasciando l’Aula Consiliare.
Ricordiamo ai cittadini che, in questo Consiglio Comunale, gli ex consiglieri eletti con il Movimento 5 Stelle, non più rappresentato localmente, avrebbero dovuto dichiarare il proprio gruppo di appartenenza.
Non solo questo Consiglio Comunale è tardato di tre mesi, ma a questo punto ha rappresentato anche un danno per le casse comunali, e quindi per i cittadini, avendo speso soldi pubblici per la stampa e l’affissione dei relativi manifesti.
Insomma, in questa maggioranza – oltre l’appartenenza – manca proprio il rispetto per i ruoli che si ricoprono, per la Città e per i cittadini tutti.
Seguirà un’interrogazione comunale”.
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