sabato 20 Aprile 2024
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Salute, prevenzione e nutrizione: il ruolo della vitamina C nella triade del benessere

Generalmente quando si parla della vitamina C, si associa la presenza di questa nelle arance e all’uso che se ne fa in autunno per combattere i malanni di stagione. Ma in realtà la vitamina C è molto più importante di ciò che si pensa.  La vitamina C è un nutriente essenziale, una vitamina idrosolubile, sensibile alla luce e alle temperature. Infatti le nostre mamme e nonne sapevano il fatto loro quando da piccoli ci raccomandavano sempre di consumare una spremuta di arance appena pronta. In effetti la vitamina C essendo sensibile alle temperature e alla luce può disperdersi facilmente nell’ambiente, facendo perdere così alle arance il loro potere antiossidante. La vitamina C però non è contenuta solo negli agrumi ma anche in altra frutta altrettanto buona e ricca in nutrienti essenziali, utili all’organismo. La vitamina C si trova principalmente negli alimenti di origine vegetale. Quando parliamo di vitamina C ci riferiamo all’acido ascorbico, presente in natura in diverse forme. Possiamo trovare questo nutriente nella frutta come gli agrumi in generale ma anche kiwi, fragole e i frutti di bosco, ma anche verdure come peperoni, pomodori e gli ortaggi a foglia verde, ad esempio broccoletti e rucola. La vitamina C ha inoltre diversi ruoli. È una vitamina coinvolta in numerose reazioni enzimatiche del metabolismo, tra cui quelli per la biosintesi del collagene, una proteina importante del tessuto connettivo e abbondante nei mammiferi, della carnitina, della noradrenalina e di alcuni ormoni. Al livello dell’apparato digerente, svolge un’azione protettiva in quanto impedisce la trasformazione dei nitriti, presenti in molti alimenti conservati come gli insaccati, in nitrosamine, ossia composti potenzialmente cancerogeni. Inoltre la vitamina C, favorisce anche l’assorbimento di ferro, in particolare quello di origine vegetale, una forma di ferro difficilmente assimilabile. Sono un esempio i legumi ricchi appunto di ferro di origine vegetale. Infatti è consigliabile consumare dopo aver mangiato una porzione di legumi, un frutto ricco in vitamina C. Anche a livello sportivo, la vitamina C ha un ruolo determinante. Nel tessuto muscolare infatti la vitamina C è coinvolta nella sintesi della carnitina, un amminoacido prodotto dall’organismo e integrato molte volte in campo sportivo. Inoltre la vitamina C è nota per la sua azione antiradicalica e quindi riduce lo stress ossidativo che si instaura inevitabilmente a seguito di un’intensa attività fisica. Pertanto gli sportivi hanno necessità di un fabbisogno più elevato di vitamina C. La stessa azione è svolta anche contro i radicali liberi che i raggi UV possono innescare e che sono responsabili dell’invecchiamento precoce. La vitamina C svolge un’importante azione anticancerogena, attraverso alcune vie, in modo che le cellule danneggiate dallo stresso ossidativo e quindi dai radicali, possono morire piuttosto che crescere in modo anomalo. Il fabbisogno medio in un adulto è all’incirca 60mg nella donna e 75mg nell’uomo. Ovviamente questi valori di riferimento variano in base anche alla condizione di salute dell’individuo e normalmente in base all’età e alla composizione corporea. La vitamina C ha anche un ruolo importante nel rigenerare la vitamina E, un’altra vitamina, liposolubile questa volta, usata dall’organismo sempre con azione antiossidante. Attraverso quindi, una buona scorta di frutta e verdure, meglio se di stagione, riusciamo a fare il pieno di questo nutriente essenziale usato come arma di prevenzione e per garantire dunque la salute e il corretto stato nutrizionale dell’organismo.

 

A cura del Dott. Gerardo Massa, Biologo Nutrizionista, Perfezionato in igiene Alimentare, Nutrizione e Benessere

Contatti:

Studio di Nutrizione, Via Michelangelo Buonarroti 31 Casoria (NA)

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