venerdì 3 Maggio 2024
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“Salvate i nostri figli dalla violenza”, flashmob a Napoli il 20 maggio

Napoli.  “Teniamoci per mano, formiamo un girotondo per la sicurezza dei ragazzi, contro l’escalation di violenza, aiutateci ad aiutarli. Tutti” È questo il messaggio che venerdì 20 maggio alle 19 partirà dal flashmob “Salvate i nostri figli dalla violenza” che si terrà a piazza Amendola, slargo che si affaccia su via Carducci a Napoli. Un cordone umano circonderà la zona, che è stata scelta come simbolo per accendere i riflettori sull’incremento di casi di risse o aggressioni fra giovani nei loro luoghi di aggregazione, da Chiaia al Centro antico. L’iniziativa, nata spontaneamente dall’idea di un gruppo di genitori, si pone l’obiettivo di chiedere sia alle istituzioni preposte quanto ai vertici delle forze dell’ordine che siano messe in campo tutte le azioni possibili per arginare il fenomeno delle gang che si accaniscono contro i ragazzi che si riuniscono pacificamente per passare, come loro diritto, ore di svago e divertimento. Troppo spesso infatti i giovani napoletani che si radunano – come si legge dalla cronaca dei giornali –diventano vittime di bande di malviventi che si mettono in azione con provocazioni, armati di tirapugni, pronti a sferrare botte per uno sguardo di troppo, per un motorino da spostare, per la scusa più banale. “Il problema da affrontare – dicono gli organizzatori fra cui Federica Mariottino, Roberta Foglia Manzillo e Barbara Tafuri – è duplice: da una parte quello di tutelare i giovani dall’onda della violenza, spesso gratuita. Ma occorre, crediamo, mettere in campo politiche sociali, che coinvolgono tutti gli attori della educazione e crescita delle nuove generazioni, chiedendoci perché un adolescente si scaglia con brutalità contro un coetaneo e come tutti possiamo essere di aiuto. Occorre aumentare la sorveglianza, aumentare l’illuminazione nelle strade troppo buie che diventano facilmente teatro di vili aggressioni e se necessario occorre aumentare anche la presenza delle forze dell’ordine perché evidentemente le telecamere non sono il deterrente migliore, visto che tutto avviene nonostante gli occhi elettronici puntati sui luoghi strategici. Il nostro flash mob è nato per salvare i nostri ragazzi chiedendo “salvate i nostri ragazzi”, un gioco di parole non scontato. Crediamo che sia importante la partecipazione di tutti i genitori, e di tutti coloro che possono far sentire la nostra voce, affinché la questione diventi la priorità sui tavoli istituzionali”. Alla iniziativa già hanno già aderito numerose associazioni, personaggi della cultura e dello spettacolo e operatori dei settori sociali della città con il loro contributo sulla pagina dell’evento.

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