giovedì 9 Maggio 2024
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Sant’Anastasia. Lavoratrici licenziate, Abete: “Facciamo la nostra parte”

SANT’ANASTASIA. Il Sindaco: facciamo la nostra parte. Licenziamenti, discussione in consiglio comunale

La nota questione della mancata assunzione di una ex lavoratrice ed il successivo licenziamento di due ex lavoratrici, già per anni in servizio a Sant’Anastasia con la ditta TPM, confermatasi appaltatrice del servizio comunale di parcheggio a pagamento nelle aree di sosta con le strisce blu, è arrivata alla discussione nel recente civico consesso con l’atto richiesto dai consiglieri comunali di opposizione, ma una ipotetica soluzione non è stata acclarata.
Ampia e movimentata la riunione inerente la ditta TPM, le obiezioni sollevate dal sindacato FILCAMS CGIL a tutela delle lavoratrici e la richiesta di riassunzione, il verbale del tavolo aperto tra le parti ad inizio settembre e la situazione di stallo attuale, con interventi dei consiglieri di maggioranza e opposizione, del Presidente del Consiglio Comunale Mario Gifuni e del Sindaco.
Il primo cittadino Lello Abete, in proposito, afferma:
“Mi dispiace per il clima del consiglio comunale ultimo, la discussione è scaduta in affermazioni becere e di cattiva politica, da politicanti, cosa che non fa altro che mortificare le tre ragazze licenziate. A loro, come amministrazione comunale e personalmente, abbiamo assicurato e assicuriamo piena vicinanza. Preciso che, com’è nei poteri miei e dell’amministrazione, ho irritualmente presenziato a un tavolo di lavoro in sala Giunta con il responsabile della P.M., la ditta ed il sindacato per capire bene la questione e verificare se vi fossero le condizioni per addivenire ad una soluzione condivisa dalle parti. Dico basta a questa strumentalizzazione politica, che di certo non aiuta la posizione delle licenziate. Ho verificato e sto verificando approfonditamente la legittimità di tutti gli atti posti in essere dalla ditta ed il rispetto del capitolato e delle leggi. Dalla minoranza mi è venuta la provocazione di telefonare alla ditta, come se bastasse una telefonata per farle riassumere e risolvere la questione. È stato invece, a mio parere, lanciato un messaggio subdolo alla platea e alle dirette interessate. Come sindaco e come uomo e come padre esprimo il mio disappunto per i licenziamenti, specie dei giovani che non aspettano altro che entrare nel mondo del lavoro, ancor più in questo caso specifico, in quanto si tratta di un’azienda che lavora per l’Ente, ma nello stesso momento devo riaffermare con forza che la mia Amministrazione ed io vogliamo gestire l’azienda Comune con correttezza, trasparenza e legalità, senza per questo rinunciare al fine del bene comune”.

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