mercoledì 15 Maggio 2024
HomePoliticaScoppia il caso Terracciano, accuse dalla maggioranza alla presidente de Siervo

Scoppia il caso Terracciano, accuse dalla maggioranza alla presidente de Siervo

SOMMA VESUVIANA – Aggirarsi per i corridoi del municipio, mettere il naso tra documentazioni e pratiche a qualche cittadino è concesso ad altri no. E’ quello che si è scoperto nell’ultima seduta consiliare di lunedì, gran parte dell’assemblea, infatti, è stata spesa per discutere dell’interrogazione presentata da Michele Mocerino (Rifondazione comunista) basata su una lettera che era stata consegnata dal consigliere di maggioranza Mario Aliperta. Nel documento si chiedeva chi fosse Giuseppe Terracciano e perché gli fosse consentito verificare alcune pratiche nell’ufficio Ragioneria. Alla domanda del Prc ha replicato il presidente del consiglio, Alessandra de Siervo: “Il funzionario mi ha spiegato che il signore in questione ha assunto informazioni di carattere generale come è prerogativa di qualsiasi cittadino”. Da quel momento apriti cielo. La de Siervo è stata oggetto del fuoco, non solo nemico come poteva essere logico, ma soprattutto amico. A spararle contro sono stati soprattutto gli esponenti della sua maggioranza. “Lei ha detto una cosa gravissima”, ha affermato Michele Mocerino, “come può dire che qualsiasi cittadino può ficcare il naso nelle carte del Comune”. Ben più polemico il consigliere Salvatore Rianna (Lista Cuore). “Sono davvero perplesso”, ha detto, “di come lei si sia permessa di rispondere a questa interrogazione in qualità di presidente del consiglio. Vada a riguardarsi bene quali sono i compiti del ruolo che svolge, se è vero che il documento era indirizzato anche a lei, era il sindaco che avrebbe dovuto rispondere, e non certo lei che rappresenta l’organo di garanzia di tutti i consiglieri. Questo consiglio comunale è diventato una vera Babele”. E Crescenzo De Falco di Alleanza nazionale: “E’ una cosa gravissima. Il dirigente chiamato in causa, e lo so per questioni dirette, ha fatto delle eccezioni. Sa bene che un consigliere comunale può accedere agli atti, eppure mi è stato chiesto di presentare una domanda per iscritto e mi è stato risposto solo dopo 40 giorni. Dobbiamo capire se questo Terracciano ha violato la privacy di qualcuno e in questo caso avviare la commissione disciplinare per accertare eventuali responsabilità”. Ad incalzare anche Luigi Pappalardo dei Socialisti. “Presidente credo che lei sia mal consigliata”, ha affermato, “Non dovrebbe rispondere a cose diverse dal suo ufficio. E’ evidente che il sindaco doveva dare una spiegazione, è lui al momento l’unica autorità presente nella vita amministrativa della città”. “E’ il caso di mandare un esposto in Procura”, ha asserito Rocco Piccolo, capogruppo dell’Udc, “per capire se con il suo comportamento questo cittadino o altri abbiano commesso reati”. Alla fine a sgombrare il campo ci ha pensato il sindaco, Ferdinando Allocca. “State facendo una tempesta in un bicchiere d’acqua”, ha esordito, “Sono stupito dal fatto che questo argomento sia addirittura diventato oggetto di diversi interventi. La giunta regionale ha approvato una delibera che riguarda la possibilità per i Comuni di rientrare nel patto di stabilità. Conoscendo Terracciano che, è anche un dipendente a contratto con la Regione, l’ho pregato di visionare gli atti per verificare se c’era anche per noi questa possibilità Se c’è qualcosa di strano sono io stesso che vi chiedo di mandare gli atti in Procura”. Di tutt’altro parere lo stesso Rianna: “Il problema è che lei sindaco si stupisca se un estraneo girovaghi negli uffici comunali prendendo disposizioni. Purtroppo la vita politica ha delle regole, e anche se lei non vuole accertarle. Lei dovrebbe autodenunciarsi, e intanto chi dice di fare esposti sappia che è arrivato secondo perché in Procura ha già inviato tutto il consigliere Mario Aliperta”. A sottolineare le due versioni emerse riguardo il “caso Terracciano”, è stato nuovamente l’esponente di Rifondazione, Mocerino. “Uno di voi due è in male fede”, ha affermato riferendosi al sindaco e alla de Siervo, “avete detto cose contrastanti, una ha spiegato che si trattava di una cosa semplice, l’altro di una questione importante”. Alla fine Allocca si è preso pure l’accusa di Vincenzo Nocerino (partito Democratico): “Il sindaco si comporta come un dominus”. Padrone o no, la polemica non sembra che si spegnerà con la seduta dell’altra sera.

Abbiamo bisogno di un piccolo favore

Nel 2020, 2 milioni 145mila persone hanno letto gli articoli de La Provincia Online. Eppure, siamo rimasti tra i pochi giornali online non a pagamento e lo abbiamo fatto perché siamo convinti che tutti meritino l'accesso ad una informazione corretta e trasparente. Ma stiamo subendo anche noi gli effetti una crisi economica senza precedenti, eppure abbiamo continuato a migliorarci, a studiare nuove rubriche e trasmissioni per la nostra webtv (che trasmette per ora sulla nostra Pagina Facebook). Per continuare a fare giornalismo di inchiesta, in un territorio difficile come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Non abbiamo proprietari milionari. Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi.

Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

Articoli recenti

Rubriche