Nell’ambito dell’evento “è Sposa”, la scorsa settimana, la cooperativa sociale
“altri orizzonti” ha fatto sfilare il suo brand “MADE in CastelVolturno”, nato
da un progetto della sartoria sociale “La casa di Alice” sorta su un bene
confiscato alla camorra,nella località Baia Verde, luogo noto più alle pagine
della cronaca nera che a quelle della moda e dello spettacolo.
Grazie alla cooperativa ed al laboratorio sartoriale si sta tentando il
riscatto del territorio e della dignità umana. Infatti donne africane insieme a
donne campane, con toccanti storie alle spalle, lavorano insieme per
confezionare abiti con tessuti provenienti dall’Africa fondendo lo stile etnico
con quello occidentale. Un progetto che oltre a valorizzare l’area ed a offrire
lavoro, favorisce l’integrazione e la collaborazione tra etnie diverse
considerandole una risorsa aggiunta e non un problema per il territorio, un
vero e proprio esempio di sociale che crea impresa.
Ad aprire la sfilata alla fiera “è Sposa”, modelle con indosso magliette e
bandiere di “Libera”-associazione nomi e numeri contro le mafie- che coordina
ogni sorta di realtà impegnata a diffondere la cultura della legalità.
Poi un susseguirsi di abiti colorati di indiscusso colorismo africano
contaminato da una cultura stilistica europea lasciano sbalorditi gli
spettatori presenti alla serata. Ma a sfilare è stato soprattutto il “coraggio
delle donne” come ha sottolineato l’assessore Alessandra Clemente in veste
anche di modella.
Le creazioni di “MADE in CastelVolturno” si possono acquistare presso il loro
shop on line dove troverete non solo abiti ma anche borse, cappelli, cuscini e
altre idee regalo. Ogni singolo acquisto aiuterà a sostenere il progetto.
http://www.madeincastelvolturno.com/shop/index.php
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