martedì 14 Maggio 2024
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Torna “Pomigliano classica” con la Carmen di Bizet

POMIGLIANO D’ARCO. L’appuntamento è per stasera alle ore 20.30 nel parco pubblico “Giovanni Paolo II”. L’ingresso è gratuito.


Il mese scorso il primo spettacolo: la cavalleria rusticana. Stasera il secondo: “Carmen”, opera lirica di Georges Bizet, su libretto di Henri Meilhac e di Ludovic Halévy, tratto dalla novella omonima di Prosper Mérimée. L’evento è organizzato dall’Assessorato al lavoro, Sicurezza e trasparenza in collaborazione con Associazione Musicale Enrico Caruso.
Il compositore francese lavora alla stesura della “Carmen”, il suo capolavoro, tra il 1873 e il 1875.
E’ un’opera affascinante per la ricchezza dell’invenzione musicale, il melodismo morbido e sensuale, la duttilità dell’armonia, la leggerezza delle danze e degli elementi folklorici. Un’opera che avrà fra i suoi più entusiastici ammiratori Friedrich Nietzsche, Piotr Ilič Čaikovskij, Giacomo Puccini e più tardi il giovane Sigmund Freud. Il soggetto, tratto da una novella di Prosper Mérimée è ambientato nella Spagna degli zingari e dei toreri. suscita un forte scandalo. E all’esito deludente della “prima” fa seguito la reazione aspra e violenta della stampa.
Il fragile sistema nervoso di Bizet ne è profondamente turbato. Ad aggravare la situazione sopravviene un violento attacco di angina con crisi di soffocamento, tanto che il trentasettenne compositore è costretto su una sedia a rotelle. Il 28 maggio 1875 parte con Geneviève per Bougival dove, rinfrancato da un paio di giorni di tranquille passeggiate, si concede un bagno nel fiume: un’imprudenza che gli provoca un accesso di febbre reumatica e una crisi cardiaca. Il 2 giugno la crisi pare superata. La sera all’Opéra–Comique va in scena Carmen; nella notte Bizet muore. Sulle cause del decesso la famiglia fornisce versioni contrastanti: non è stato mai chiaro se Bizet sia morto di un attacco di cuore o di angina o se la grave depressione l’abbia portato al suicidio.
“Speriamo di bissare il successo del mese scorso- fanno sapere dall’organizzazione-. Del resto, quando la cultura richiama, il comprensorio napoletano, e la città di Pomigliano in primo luogo, ha sempre risposto positivamente”.

Francesco Di Rienzo

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