OTTAVIANO. “La cultura e la storia ottavianese devono tornare ad essere una priorità nella nostra città.
Devono diventare parole chiave nella prossima campagna elettorale”. Dell’importanza di rivalutare Ottaviano come “terra di eccellenze culturali” sono convinti il leader dell’Opposizione Andrea Nocerino e il collega di minoranza Emanuele Ragosta che hanno presentato un emendamento al Bilancio che sarà in discussione in aula consiliare martedì 27 marzo alle ore 20. Si tratta di 11.500 euro che Nocerino e Ragosta “stornano” dai contributi alle associazioni sociali e suggeriscono al sindaco Luca Capasso, al responsabile del settore Finanziario e all’assessore al Bilancio Virginia Nappo di utilizzare per istituire un nuovo capitolo di Bilancio per realizzare un archivio storico comunale.
A spiegare meglio l’emendamento è proprio Ragosta, dal suo profilo ufficiale sul social network Facebook.
“In questi anni ho partecipato a decine di convegni organizzati ad Ottaviano sulla sua storia, i suoi mestieri, i suoi vecchi amministratori, il suo patrimonio immobiliare”, commenta il consigliere comunale di opposizione, “La particolarità di questi convegni stava nei saluti finali. Perché si chiudevano sempre allo stesso modo: l’organizzatore che chiedeva a gran voce il recupero e la valorizzazione dell’archivio comunale e i vari amministratori presenti pronti a prendere l’impegno di dare attenzione all’archivio comunale sempre che il bilancio comunale lo permettesse. Naturalmente il bilancio comunale non permetteva mai. E non permette nemmeno quest’anno. Il capitolo di spesa dedicato all’archivio storico comunale non c’è. Nonostante le promesse a più riprese ascoltate in questi anni. Eppure non mancherebbero gli immobili comunali in cui collocarlo. Come minoranza, con il capogruppo Andrea Nocerino, abbiamo sentito forte l’esigenza di lanciare un segnale per riavere un ARCHIVIO STORICO degno di chiamarsi tale. Lo abbiamo fatto con un emendamento che individua una piccola somma da destinare alla sua istituzione”. Una cifra che potrebbe servire, quantomeno, “per recuperare e riordinare l’enorme mole di preziosi documenti stipati nei sotterranei del Comando di Polizia Municipale e permettere ai giovani laureati ottavianesi con specifico indirizzo di avere l’occasione di toccare con mano il prezioso patrimonio cittadino”. La speranza dei due consiglieri è che l’idea che punta a rivalutare la città venga accolta dai colleghi di maggioranza che, votando a favore dell’emendamento martedì, permetteranno l’istituzione dell’Archivio.
Per Ragosta però questo è soltanto un punto di partenza, la prossima campagna elettorale (che vedrà quasi sicuramente concorrere Andrea Nocerino come antagonista dell’attuale sindaco) ponga la cultura e la storia come priorità.
“Il prossimo assessore alla Cultura dovrà essere un profondo conoscitore delle nostre tradizioni e della nostra terra”, conclude Ragosta, “Dovrà essere un ottavianese doc, un ottavianese che abbia trascorso gli anni migliori della sua vita a parlare della sua città, a carpirne i suoi più intimi segreti, capace di raccontarla come pochi e di conoscerla come pochissimi. Un ottavianese che sia capace di valorizzare il suo patrimonio artistico, culturale e storico. Un ottavianese che conosca i tesori della nostra terra. Un ottavianese che, libero da altri impegni, possa dedicare tutto il suo tempo alla sua città, lavorando per la nostra bellissima terra a ritmi serrati perché ci sarà moltissimo da lavorare per recuperare il tempo perduto e 24 ore al giorno non basteranno. Un ottavianese capace di far camminare sullo stesso binario cultura e turismo. Un ottavianese che sappia cosa vuol dire investire in cultura, perché con la cultura si possono creare posti di lavoro e perché ogni investimento in cultura aiuta la formazione dell’identità di un popolo. Un ottavianese che abbia una visione e che sia capace nei prossimi cinque anni di candidare Ottaviano ad essere “capitale italiana della cultura”. Mi chiedete se esiste? Esiste, perché Ottaviano è terra di eccellenze e di grandi uomini”.
(In foto, il Palazzo Comunale nel 1915)
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