SANT’ANASTASIA. Hanno distrutto quasi 100 lapidi in marmo, devastato un’intera area del cimitero “vecchio”, portato via portafiori in rame e ottone.
Il risultato del raid compiuto la notte scorsa da alcuni malviventi nel camposanto di Sant’Anastasia. Ad accorgersi della devastazione compiuta nella notte i custodi ieri mattina alle 7,30 quando hanno aperto l’ingresso. Con molta probabilità i ladri sono entrati da uno dei tre cancelli del nuovo cimitero dove si stanno effettuando dei lavori di ampliamento. Infatti il personale ha trovato il cancello forzato, pare che siano entrati con un furgone fino alle scale e poi con calma hanno caricato il “bottino”. Niente immagini di videosorveglianza da visionare. Circa 5 mesi fa le telecamere sono state nuovamente rubate. Poco meno di un mese fa un nuovo raid al cimitero, in quel’occasione erano stati rubati il tetto di due cappelle, realizzati in rame, e anche dei mezzi meccanici di proprietà della ditta che si occupa della gestione della struttura. “Siamo abbandonati a noi stessi”, raccontano con rabbia alcuni cittadini mentre ripuliscono le tombe dei propri cari. “Vede mi hanno distrutto la lapide, si sono portati via il portafiori”, aggiunge una donna sulla tomba del marito, “ma questa volta non lo faccio riparare, lo pulisco, lo metto a posto e poi ci metterò un po’ di silicone. Non è la prima volta che accade e nessuno ci tutela, lo racconti sul giornale. Qui ci vorrebbe la televisione per mettere fine a tutto questo”. I carabinieri della Stazione di Sant’Anastasia ora indagano sull’accaduto, intanto dal municipio qualcuno ha deciso di “vederci” chiaro. “Ho già scritto al responsabile dell’Avvocatura del Comune”, spiega il presidente del consiglio comunale Mario Gifuni, “per capire se nel contratto esiste una clausola per un’eventuale assicurazione che tuteli i cittadini dagli atti vandalici, chiedo pertanto agli anastasiani di attendere prima di riparare i danni, in attesa che verifichiamo la situazione”.Abbiamo bisogno di un piccolo favore
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