Somma Vesuviana. Una situazione politica delicata, una giunta incompleta e riunioni di maggioranza che portano ad un nulla di fatto.
In questo marasma i consiglieri di Forza Italia, Giandomenico Di Sarno, Lucia Di Pilato, Giuseppe Sommese e Giuseppe Di Palma hanno protocollato in municipio un documento indirizzato al sindaco Pasquale Piccolo molto chiaro.
Egregio Signor Sindaco,
coerentemente alla ormai riconosciuta linea di responsabilità dell’azione politica che contraddistingue il gruppo di Forza Italia, che ha avuto le sue chiare e certificate manifestazioni già dai banchi dell’opposizione, i consiglieri comunali appartenenti al gruppo ritengono doveroso comunicarle che:
gli stessi per puro spirito di servizio di coscienza civica, hanno sostenuto è garantito dal mese di giugno 2016 l’attività amministrativa dell’ente avendo come unico interesse la soluzione dei problemi dei cittadini.
Le posizioni programmatiche inserite nel nostro programma elettorale, mai modificate né tradite, potevano e possono avere una condivisione politica con la residua maggioranza che, appunto, da maggio 2016 non le garantiva più le condizioni per una sicura e forte governabilità politico-amministrativa.
Alla luce di quanto sopra, vista la credibilità di cui il nostro gruppo ha sempre goduto nella città e per la nostra fattiva collaborazione che non si è mai concretizzata in richieste di nomine o poltrone, nonostante il gruppo consiliare di Forza Italia rappresenti la forza politica di maggiore sicurezza per la realizzazione dei punti programmatici di governo, soprattutto dopo la fuoriuscita di ulteriori due consiglieri della sua maggioranza originaria, riteniamo che vada definita in maniera improrogabile la composizione di una giunta, fino ad oggi non attuata, per motivazioni non addebitabili in alcun modo al gruppo di Forza Italia. Preannunciamo inoltre, che il gruppo consiliare non potrà ulteriormente garantire il proprio sostegno al Suo progetto se in tempi brevi non si comincerà a dare attuazione ai punti programmatici che erano stati posti alla base dell’accordo per la città sancito a giugno 2016. Tutto ciò per rispetto dei cittadini che non conoscono le motivazioni di tale ingiustificabile ritardo.
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