sabato 27 Luglio 2024
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Il neo assessore: “Il Bilancio sarà uno strumento utile al rilancio della città”

SANT’ANASTASIA. E’ al lavoro da due settimane, il neo assessore al Bilancio di Sant’Anastasia, Mariano Caserta ha risposto alle nostre domande in merito alle sue prospettive ed all’azione programmatica che ha in mente.

Come ha reagito quando ha saputo che il sindaco Lello Abete aveva scelto lei per il “dopo” Squillante?

Ovviamente con entusiasmo. Colgo l’occasione che mi è data per ringraziare il sindaco per l’opportunità che mi ha concesso di mettere al servizio della comunità le mie competenze e tutto ciò che negli anni ho acquisito grazie alle mie esperienze ed ai miei studi: onorerò con tutto il rispetto e la responsabilità questo ruolo affidatomi, ma soprattutto cercherò di ricambiare la fiducia di chi mi ha sostenuto e di chi mi ha voluto.

Ovviamente è presto per chiederle a che punto sia, ma è verosimile che stia già lavorando al Previsionale da approvare a breve, giusto?

Già poche ore ore dopo la mia accettazione della nomina ad assessore al Bilancio, in realtà, ho dato mandato agli uffici di comunicarmi tutto ciò che attiene alla rendicontazione delle spese e dei guadagni di ciascun comparto, necessari per la redazione del Bilancio di previsione che, come è ben noto, dovremmo presentare entro il 31 marzo prossimo: già da giorni sono al lavoro per presentare al meglio l’esercizio finanziario e soprattutto per fare in modo che esso rappresenti uno strumento ed una risorsa politica e non solo un insieme di entrare e di uscite: il bilancio è uno strumento contabile, ma soprattutto programmatico ed amministrativo. E’ lo specchio degli indirizzi che la politica da o ha in mente di dare alla propria azione e la sua chiave di lettura deve essere interpretata come un ausilio e non come un ostacolo.

Come sarà e quali saranno le priorità del “suo” primo Bilancio?

In questo senso e con queste prerogative, mi metterò al servizio dell’amministrazione comunale e del sindaco Lello Abete ai quali ho già comunicato ed avanzato alcune delle mie idee per continuare a contrastare l’evasione fiscale, azione imprescindibile per il riequilibrio e l’assetto tributario – e colgo l’occasione per ringraziare il mio predecessore Antonio Squillante per il suo impegno profuso in merito – per abbassare le aliquote e ridurre le imposte comunali, cercando di riportarle nel trend degli anni passati, per favorire lo sviluppo e gli investimenti delle piccole e medie imprese anastasiane, vessate dalla crisi economica e da quello che io definisco “esodo” commerciale, per garantire sempre più risorse alle politiche sociali – studiando di concerto con l’assessore al ramo Rossella Beneduce la migliore programmazione possibile e per fare in modo che le politiche sociali non rappresentino solo un sostentamento economico ma accompagnino, anche grazie alle risorse in bilancio, le fasce deboli verso l’integrazione sociale e lavorativa: voucher lavorativi e politiche attive del lavoro in primis ma c’è anche molto altro per ripartire in tal senso.

Sui social, a poche ore dalla sua nomina, si è parlato del suo recente passato politico ed ha precisato alcuni dettagli. Quali nello specifico?

In merito alla mia storia personale e politica posso ben dire di aver seguito sempre una linea coerente e mai a tinte fosche. Nel 2010 mio suocero si è candidato in una lista civica ed io l’ho giustamente sostenuto. Nel 2014 mi sono personalmente impegnato perché Lello Abete diventasse sindaco di questa comunità ed ho dato il mio pur piccolo, ma vivo e vero, contributo perché questa esperienza, questi uomini, queste idee sedessero in consiglio comunale e guidassero il paese. Se oggi sono al loro fianco e lavoro ad un progetto comune tutto questo può essere un risultato, oltre che di merito, anche di appartenenza e di fedeltà, siamo lontani dall’incoerenza, anzi siamo coerenti fin troppo. Sono sempre stato dalla stessa parte, il mio percorso segue una strada ben delineata, senza bivi ne tentennamenti.

Quindi, in virtù di queste riflessioni, da cosa sarà caratterizzata la sua azione politica?

Intendo soprattutto agire in sinergia con la giunta e con i consiglieri comunali, sentinelle dei quartieri, dei cittadini, del territorio: solo ascoltando le loro istanze, le loro sollecitazioni, i loro consigli si potrà creare uno sportello che io definisco “umano” ed in grado di portarci alla redazione di un bilancio che sia alla portata degli anastasiani che includa veramente le loro priorità e le loro esigenze. Un Bilancio che “uscirà” tra la gente, dinamico e veramente amico di ogni fascia di popolazione: abbiamo le possibilità e la voglia di farlo. In politica, come nella vita, nonostante i presupposti, i contesti, le volontà. Non sempre e non tutto si riesce a fare bene o del tutto, ma solo chi ci ha provato potrà avere la coscienza pura e potrà dirsi “ho fatto del mio meglio”.

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