martedì 7 Maggio 2024
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Allarme prezzi di pasta e pane: “Scorte limitate”

La guerra in Ucraina presto presenterà il “conto” anche nel resto dell’Europa a cominciare dalle scorte di grano che iniziano a scarseggiare e al conseguente aumento dei prezzi pane e pasta.

Aumenta il mais (+3,5%), il grano tenero (+2,5%) e la soia (+1,5%), lo comunica CAI – Consorzi Agrari d’Italia commentando i dati delle rilevazioni della Borsa Merci di Bologna, punto di riferimento per le contrattazioni nazionali delle materie prime agricole.

“Occorre impegnarsi per evitare che questa crisi colpisca consumatori e agricoltori, anche a causa di possibili manovre speculative finalizzate a costringere i produttori a vendere sotto la soglia degli enormi costi di produzione sostenuti in questo periodo per il caro energia – spiega Gianluca Lelli, Amministratore delegato di Consorzi Agrari d’Italia -. È chiaro che, visto lo scenario in evoluzione, non sono da escludere rincari dei prodotti finali come pane, farina, biscotti o mangimi per animali che però dobbiamo limitare evitando proprio le speculazioni nella filiera”.

L’ Ucraina, osserva la Coldiretti, si colloca al terzo posto come esportatore di grano a livello mondiale, la Russia al primo, e garantiscono insieme circa un terzo del commercio mondiale. Dall’Ucraina arriva in Italia grano tenero per la produzione di pane e biscotti per una quota pari al 5% dell’import totale nazionale e una quantitativo di 107 mila tonnellate nei primi dieci mesi del 2021. Un valore quasi doppio rispetto a quello proveniente dalla Russia (44 mila tonnellate) dalla quale arriva anche il grano duro per la pasta (36 mila tonnellate). Ma non solo, il timore dei mercati è legato al fatto che il conflitto tra Russia ed Ucraina possa frenare le spedizioni dal primo Paese e bloccare quelle ucraine dai porti del Mar Nero. Se si verificassero queste condizioni si rischia di far esaurire le scorte già a Pasqua.

Ettore Prandini, presidente della Coldiretti parlando al Messaggero, ha cercato di rassicurare: Prima di tutto la mia solidarietà al popolo ucraino che sta vivendo momenti drammatici. Sono certo che pane e pasta non mancheranno agli italiani anche se costeranno di più”. Rischiamo però di dover affrontare una crisi ben più grave se non si aiuta la nostra agricoltura a sopravvivere in una situazione in cui in quasi tutti i settori i costi sono superiori ai ricavi con il 30% delle imprese agricole, dal lattiero caseario alla carne, dall’olio al vino, dal grano all’ortofrutta fino ai fiori, che sta programmando di ridurre le produzioni”

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