domenica 28 Aprile 2024
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Borghi d’Italia tra reale e digitale, IV congresso nazionale Urbe

SANT’ANASTASIA. IV Congresso nazionale Urbe, presente anche la sezione vesuviana. “Made IN.IT – Il local branding tra reale e digitale”, il tema dell’incontro.

 Ripartire dai borghi d’Italia, saper valorizzare il capitale umano, comprendere la vera forza del digitale: questi i principali temi affrontati a Roma dall’Associazione Urbe durante il IV Congresso Nazionale “Made In.it – il local branding tra reale e digitale”. Stimolati dalle bellezze della Città eterna, oltre cento membri dell’associazione Urbe hanno voluto esortare imprenditori, professionisti e studenti a perseverare nell’obbiettivo comune di ridar lustro al Bel Paese, ripartendo dalle piccole azioni quotidiane.

«Il vero, e auspicabile, cambiamento avrà luogo quando il singolo cittadino italiano deciderà di rimboccarsi le maniche e offrire il proprio contributo alla nostra società, armandosi di rispetto, dignità e coscienza». Questo il messaggio del Presidente nazionale, l’Avvocato Raffaele Delle Curti, durante il discorso inaugurale. Tra gli argomenti cardini dell’evento, il progresso tecnologico e il ruolo da protagonista che il digitale occupa nella vita quotidiana. A dare valore aggiunto al tema, l’intervento di uno dei massimi esperti mondiali del settore, Agostino Sibillo, ingegnere inventore del Cloud e Ceo della start-up Spychatter. Superando le aspettative dei presenti, il padre del sistema Cloud ha voluto condividere con gli associati Urbe informazioni e peculiarità dei sistemi informatici moderni, portando alla luce le mancanze e la scarsa conoscenza dell’argomento da parte dei vertici del governo italiano e rivelando con sorprendente chiarezza l’altra faccia della medaglia.

Un momento storico, arricchito con un’esortazione positiva e lungimirante, di chi spinge per “andare contro corrente” e non subire passivamente il cambiamento in atto. Cavalcando l’onda dell’entusiasmo, i soci fondatori di Urbe, giovani professionisti ed imprenditori volenterosi, affamati, sognatori, hanno voluto coinvolgere i presenti, ricordando loro l’importante ruolo di “portatore sano di valori” che ognuno incarna. Vi è stato poi uno spazio dedicato alle sezioni locali, in cui tra gli altri Vincenzo Di Costanzo, presidente della Sezione Urbe Vesuviana, ha ricordato l’impegno dei soci nei numerosi eventi volti alla valorizzazione delle risorse umane e delle bellezze del territorio vesuviano «con il valore di sana aggregazione che da sempre contraddistingue la realtà di Urbe». La strada da percorrere è lunga e passa attraverso la diffidenza di chi non riesce ad immaginare un futuro migliore; ma l’energia e lo spirito degli associati Urbe possono far luce nel grande potenziale inespresso del capitale umano italiano.

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