Brusciano. Un manifesto duro del sindaco ha segnato il finale della festa dei Gigli che si è chiusa ieri sera. Le polemiche sono nate per i ritardi e il caos causato nel corso della ballata degli obelischi nella notte tra domenica e lunedì. Ritardi che hanno pesantemente condizionato tutta la manifestazione, come ha sottolineato lo stesso sindaco Angelo Antonio Romano, nel documento pubblico scrive che “in merito all’increscioso episodio verificatosi nella notte tra il 29 ed il 30 agosto, in occasione della ballata dei Gigli, l’amministrazione comunale intende esprimere il proprio disappunto per il grave comportamento tenuto dai Gigli Gioventu’ e Croce, che, travisando lo spirito e la religiosita’ della celebrazione, hanno inciso negativamente sulla manifestazione che appartiene all’intera comunita’. Si intende censurare l’eccessivo personalismo ed egoismo evidenziato da chi non ha a cuore il sereno svolgimento della festa dei Gigli, con riserva di adottare nelle sedi competenti drastici provvedimenti”. Sanzioni, dunque, quelle cui potrebbe ricorrere l’amministrazione per far rientrare la Festa negli antichi canoni e orari. Anche se sul web scoppia la polemica, molti bruscianesi ritengono che a sbagliare sia stato proprio il Comune, reo di non aver predisposto gli opportuni controlli per fare in modo che fin dall’inizio tutto andasse bene e che da anni, questo lassismo, sta causando la progressiva decadenza di una kermesse sacra e popolare che si ripete ormai da 135 anni in onore di Sant’Antonio da Padova.
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